Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il giardino su terrazzo e balconi comfort, ecologia e rimborsi Irpef

Sgravi fiscali per chi si affida a vivaisti e progettist­i

- Mauro Denigris

Se sognate un giardino sospeso tra i grattaceli forse è arrivato il momento buono per realizzarl­o. La legge 205 del 2017, per quest’anno ha introdotto un interessan­te vantaggio fiscale destinato proprio a chi allestisce un giardino pensile o un terrazzo piantumato: il cosiddetto bonus verde.

Si tratta di una detrazione dall’Irpef del 36% delle spese sostenute, fino a un massimo di 5.000 euro, (ossia di 1800 euro) da spalmare in 10 anni. Possono essere portate in detrazione le spese per la progettazi­one, l’acquisto di piante, terriccio, vasi e per gli impianti di irrigazion­e. A patto, però, che gli interventi siano effettuati da giardinier­i o vivaisti e progettati da paesaggist­i o architetti. E i vantaggi sono parecchi. «È possibile realizzare il verde pensile su praticamen­te tutti i tipi di copertura con pochi accorgimen­ti in virtù di tecnologie moderne semplici da utilizzare e materiali che consentono strutture leggere dal punto di vista dei carichi gravanti — raccontano gli architetti Vittorio Cassano e Emanuele Carbone —. Non è da sottovalut­are che la percezione dello spazio influisce molto sulla qualità abitativa e di vita. Oltre al vantaggio psicologic­o che l’uomo trae dalle coperture a verde, ce ne sono altri da considerar­e come quelli ecologici e funzionali che hanno come conseguenz­a diretta interessan­ti vantaggi economici. Le coperture verdi assorbono le onde sonore riducendon­e di conseguenz­a la propagazio­ne».

E poi c’è l’assorbimen­to dell’elettrosmo­g. Benefici ci sono anche dal punto di vista microclima­tico perché viene ridotto il carico termico sugli ambienti e sul trattenime­nto delle polveri sottili. Ma non basta. Ci sono vantaggi economi derivanti dalla maggior protezione di guaine e coperture e un risparmio energetico dovuto a un miglior isolamento. È possibile, insomma, coniugare bellezza e convenienz­a e dare un impulso anche al settore florovivai­stico locale.

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