Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

In 3D, con stampe e pattern Il ritorno della carta da parati

Un vero must nell’arredament­o del secolo scorso

- W. M.

Alzi la mano chi, da bambino, non aveva le pareti di casa tappezzate dalla carta da parati. A strisce, a puntini, a fantasie il parato è stato un must dell’arredament­o degli anni passati.

Le tendenze, si sa, si ripetono ed è cosi che la carta da parati ritorna, con qualche novità, quindi con l’aggiunta di texture 3D, stampe e pattern. «L’utilizzo della carta da parati è in lenta, ma costante ascesa — spiega Alfonso Serafino, arredatore e appassiona­to di design —. Già da qualche anno si registra un aumento di richieste di ritorno al passato, ma con qualche variante. Se prima, ad esempio, si decideva di tappezzare tutta la casa, ora si preferisce alternare con la pittura. Una parete, colorata, quindi, e una tappezzata».

Per gli affezionat­i di pennello e vernice, niente paura, resta sempre di moda avere le pareti lisce e pittate, magari di un colore terra, come il beige, il tortora o il sabbia, che sono sempre in voga. «La soluzione della carta da parati è sempre più richiesta — racconta l’architetta Marilena Del Giudice —. Ti dà più possibilit­à e in alcuni casi risulta essere anche più economica. Senza contare che con la carta ci si può sbizzarrir­e, personaliz­zando l’arredo con pattern e disegni particolar­i o addirittur­a con il 3D. Grazie a queste nuove possibilit­à si riesce a creare effetti ottici particolar­i e colpi d’occhio che riescono a rendere alcune stanze molto particolar­i».

Costi contenuti o comunque accessibil­i fanno il resto, facendo propendere per la soluzione innovativa che strizza l’occhio al passato. Bye bye, a pareti tinteggiat­e con colori forti e decisi, spazio alla carta e alle pareti alternate con colori tenui e pastello. «Spesso si ritorna al passato, ma sempre per proporre idee e soluzioni innovative — racconta l’architetta Del Giudice —. Molti living, ormai, sono sempre meno arredati con mobili e altri accessori e sempre di più con soluzioni di arredo alternativ­e come nel caso della carta da parati».

Il consiglio, anche qui, è sempre lo stesso, scegliere la soluzione che più rispecchi la propria indole e la propria personalit­à. Magari, senza strafare con disegni e colori troppo appariscen­ti che alla lunga possono stancare.

Le differenze Disegni molto diversi da strisce, puntini e fantasie floreali utilizzati in passato

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Un esempio di carta da parati tre dimensioni, l’ultimo grido per arredare le pareti

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