Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Dieci milioni per 13 aziende Ossigeno per 600 lavoratori La Sangalli passa ai turchi
Una boccata d’ossigeno per parte dei mille dipendenti coinvolti in 13 crisi aziendali seguite dalla Task Force dell’occupazione. Da Roma è arrivato l’ok all’erogazione per un altro anno della cassa integrazione in deroga che utilizza i fondi stanziati dalla Regione Puglia. La prima tranche interessa nove vertenze per un totale di poco meno di 600 unità. Intanto, si è definita la cessione provvisoria della Sangalli di Manfredonia: viene assegnata al gruppo turco (leader di mercato) Sisecam per quasi 16 milioni. In teoria ci potrebbe essere un rilancio del fondo Elliott.
Una boccata d’ossigeno per parte dei mille dipendenti coinvolti in 13 crisi aziendali seguite dalla Task Force dell’occupazione. Da Roma è arrivata l’autorizzazione all’erogazione per un altro anno della cassa integrazione in deroga che utilizza i fondi stanziati della Regione Puglia. La prima «tranche» interessa nove vertenze per un totale di poco meno di 600 unità. Le più grandi sono Dema (aerospazio, 83 lavoratori), Natuzzi (salotti, 32), due società della Sangalli (vetreria, 172), Vingi Shoes (calzature, 138). Sul piatto la Regione ha economie di gestione pari a 17 milioni, ma nel complesso (per mille unità) il fabbisogno complessivo sarà di 10 milioni. «È decisivo poter gestire le vertenze difendendo anche gli stipendi dei dipendenti coinvolti — spiega Leo Caroli, responsabile della Task Force dell’occupazione — in modo da supportare i redditi in vista della conclusione dei piani d’intervento». La normativa, infatti, prevede che per le situazioni di reindustrializzazione o di rilancio aziendale già in essere si possa proseguire con la cassa integrazione in deroga (sostanzialmente in continuità) con l’obiettivo di portare a conclusione l’intervento di sostegno del business. Il tutto con fondi propri della Regione.
Tuttavia, restano ancora “congelate” quattro vertenze per un totale di 450 unità. Si tratta della Tua Industries (ex Om Carrelli) per 192 lavoratori scesi recentemente a 174, Santa Teresa (multiservizi di Brindisi) per 120 unita, Alba Service (multiservizi di Lecce (per 115 unità e del teatro Petruzzelli di Bari (spettacoli) 23 unità. Nel caso della Tua Industries l’erogazione (formalmente già approvata) necessita di un datore di lavoro. Attualmente la società è nelle mani della curatela fallimentare che non ha i soldi per effettuare la richiesta di erogazione degli ammortizzatori sociali. La speranza della Task Force è di trovare un investitore interessato alla presentazione di un’offerta per rilevare il progetto della mini auto elettrica. Servono 225 mila euro per attivare il processo di erogazione della cassa integrazione in deroga. Attualmente alcuni gruppi (anche pugliesi) si sono mostrati interessati all’intervento. Soprattutto c’è un capannone da 46 mila metri quadrati (100 mila con piazzali esterni) che fa gola. Ma porterebbe anche la necessità di reindustrializzare con l’assunzione di 174 unità dal 31 dicembre scorso senza indennità. Negli altri tre casi (Santa Teresa, Alba Service e Petruzzelli) si è posta una questione formale. Si tratta di società partecipate e la determina della Regione è datata marzo-aprile del 2017. «C’era una circolare del ministero — conclude Caroli — che consentiva di rinnovare gli ammortizzatori sociali in presenza di un accordo siglato entro dicembre 2016. Era concesso tempo per l’approvazione delle determine. Ma confidiamo comunque di trovare una soluzione visto che i soldi sono della Regione».
Infine, si è definita la cessione provvisoria della Sangalli di Manfredonia: viene assegnata al gruppo turco (leader di mercato) Sisecam per quasi 16 milioni. Ma teoricamente ci potrebbe essere un rilancio del fondo Elliott.
Leo Caroli È decisivo poter gestire le vertenze difendendo anche i salari