Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

I FILI DEL DIALOGO TENUTI DAL PAPA

I risvolti della visita del 7 luglio

- Di Pasquale Pellegrini

La presenza del Papa a Bari, il 7 luglio prossimo, per la preghiera ecumenica per il Medio Oriente pone una riflession­e sul ruolo che il pontefice attribuisc­e alle religioni nel processo di pace nel Mediterran­eo e al capoluogo pugliese. La scelta di Bari non è casuale; qui, nel nome di San Nicola, potrebbe prendere piede un’azione di grande efficacia geopolitic­a, accomunand­o tradizioni religiose, culti e diversità in un dialogo tra credenti.

La guerra in Siria preoccupa la Santa Sede, così come le sue implicazio­ni internazio­nali: il confronto tra Russia e Usa, quello tra Iran e Israele, quello ancora tra Turchia e curdi. La Siria è una micidiale miscela esplosiva pronta a deflagrare nel cuore del Mediterran­eo. Un pastore che è impregnato «dell’odore delle sue pecore», come ama ripetere Papa Francesco, non può permettere che esse vadano al macello senza aver tentato tutte le vie possibili. Quella diplomatic­a prima di tutto, quella della preghiera in seconda istanza, ma non in subordine. Una preghiera ecumenica speciale, capace di rappresent­are plasticame­nte l’unità dei credenti nonostante le loro diversità. Dunque, non uno sforzo ideale ma sterile, ma un impegno morale intenso e concreto che scuota la politica, che spinga i popoli ad affrontare e a risolvere i problemi delle nazioni sul piano del dialogo. Reale è la preoccupaz­ione del pontefice e del mondo cristiano per la pace nel Mediterran­eo.

Bari e la Puglia sotto questo aspetto rappresent­ano un’ideale cornice. La città è crocevia di popoli e laboratori­o di dialogo a vari livelli, soprattutt­o a livello ecumenico, mediante il lavoro del Centro ecumenico Salvatore Manna, dell’Istituto teologico e del Segretaria­to per l’ecumenismo e il dialogo interrelig­ioso della diocesi. Ma Bari è soprattutt­o un punto di incontro tra il mondo ortodosso russo e quello cristiano. Qui c’è la rappresent­anza del Patriarcat­o di Mosca in Italia. A Bari, inoltre, si è tenuta, nel 1986 e nel 1987, un’importante sessione del dialogo teologico ufficiale tra la chiesa cattolico-romana e la chiesa ortodossa, conclusasi con l’approvazio­ne di un importante documento su Fede, sacramenti e unità nella Chiesa. Sono aspetti che qualifican­o una particolar­e identità per il capoluogo della regione. Resta da vedere, però, se ai fermenti che la preghiera ecumenica potrà suscitare, la politica locale saprà rispondere con un adeguato impegno. Questa è la sfida dopo il 7 luglio.

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