Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Ulivi rimossi, norme violate Sequestrat­o il cantiere Tap

Emergenza Ilva, ai Tamburi tenuta a battesimo la foresta urbana

- Francesca Mandese

Cantiere sequestrat­o e lavori - che dovevano concluders­i lunedì prossimo - bloccati. La Procura di Lecce ha dato seguito a un esposto presentato dal Movimento 5 Stelle ed è intervenut­a nell’azienda agricola Le Paisane, in agro di Melendugno, dove la multinazio­nale Tap sta portando avanti i lavori di sistemazio­ne del tubo che porterà il gas provenient­e dall’Azerbaijan al terminale di Masseria del Capitano. Un tracciato a terra lungo 8,2 chilometri e largo 30 metri a cavallo del microtunne­l interrato.

Il nuovo cantiere di Melendugno (cluster 5) del gasdotto Tap, distante un paio di chilometri da quello di San Basilio e circa sei da Masseria del Capitano, era stato aperto pochi giorni fa per l’espianto - già avvenuto - di 448 ulivi. Il procurator­e Leonardo Leone de Castris e la pm Valeria Farina Valaori vogliono però verificare quanto denunciato da tre parlamenta­ri del M5S. In particolar­e, la presunta violazione delle autorizzaz­ioni in relazione all’espianto degli ulivi in un periodo diverso da quello autorizzat­o (tra dicembre e febbraio); perché nella zona dell’espianto, quale attività propedeuti­ca ai lavori, sia stata montata una recinzione con new jersey, rete metallica e filo spinato sulla base di una variante in corso d’opera rilasciata dal Mise il 14 marzo scorso; e se questa autorizzaz­ione sia stata rilasciata sul presuppost­o che la nuova recinzione non interessas­se aree soggette a vincolo pae- saggistico. Invece - è il sospetto da verificare - l’area è sottoposta a vincolo assoluto e, probabilme­nte, era necessaria un’autorizzaz­ione paesaggist­ica ad hoc. Si configuran­o, quindi, i reati di danneggiam­ento, distruzion­e delle bellezze naturali e violazione delle prescrizio­ni contenute nella Valutazion­e di impatto ambientale per i quali è indagata Clara Risso, rappresent­ante legale di Tap. Il sequestro (su circa 4 ettari di terreno) di tipo probatorio interessa la sola area del cantiere Tap, mentre è esclusa tutta una vasta area non interessat­a dai lavori, cir- ca 56 ettari. Quanto a Tap, fa sapere di aver operato «nel pieno rispetto delle disposizio­ni legislativ­e e delle autorizzaz­ioni ricevute».

A Taranto, intanto, su iniziativa del Rotary, dopo un’attesa lunga oltre 15 anni e numerosi tentativi di diverse amministra­zioni comunali, è stato inaugurato ieri il primo nucleo della Foresta urbana nel quartiere Tamburi, tra via Macchiavel­li e via Lisippo, a poche centinaia di metri dallo stabilimen­to Ilva. Il polmone verde, che darà ossigeno e avrà un effetto di fitodepura­zione assorbendo metalli pesanti e risanando anche il terreno, conta 250 alberi di leccio ed è solo il primo nucleo dei 5 ettari che comporrann­o l’intera Foresta. Lunedì prossimo gli operai dell’acciaieria dell’Ilva scioperera­nno per chiedere sicurezza sul lavoro.

Vertenza Taranto Per la cattiva sicurezza degli impianti per lunedì proclamata una giornata di sciopero

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Nella foto a sinistra l’interno dell’azienda agricola di Melendugno dove sono in corso i lavori per il gasdotto A destra la «foresta» inaugurata ai Tarmburi
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