Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Ulivi rimossi, norme violate Sequestrato il cantiere Tap
Emergenza Ilva, ai Tamburi tenuta a battesimo la foresta urbana
Cantiere sequestrato e lavori - che dovevano concludersi lunedì prossimo - bloccati. La Procura di Lecce ha dato seguito a un esposto presentato dal Movimento 5 Stelle ed è intervenuta nell’azienda agricola Le Paisane, in agro di Melendugno, dove la multinazionale Tap sta portando avanti i lavori di sistemazione del tubo che porterà il gas proveniente dall’Azerbaijan al terminale di Masseria del Capitano. Un tracciato a terra lungo 8,2 chilometri e largo 30 metri a cavallo del microtunnel interrato.
Il nuovo cantiere di Melendugno (cluster 5) del gasdotto Tap, distante un paio di chilometri da quello di San Basilio e circa sei da Masseria del Capitano, era stato aperto pochi giorni fa per l’espianto - già avvenuto - di 448 ulivi. Il procuratore Leonardo Leone de Castris e la pm Valeria Farina Valaori vogliono però verificare quanto denunciato da tre parlamentari del M5S. In particolare, la presunta violazione delle autorizzazioni in relazione all’espianto degli ulivi in un periodo diverso da quello autorizzato (tra dicembre e febbraio); perché nella zona dell’espianto, quale attività propedeutica ai lavori, sia stata montata una recinzione con new jersey, rete metallica e filo spinato sulla base di una variante in corso d’opera rilasciata dal Mise il 14 marzo scorso; e se questa autorizzazione sia stata rilasciata sul presupposto che la nuova recinzione non interessasse aree soggette a vincolo pae- saggistico. Invece - è il sospetto da verificare - l’area è sottoposta a vincolo assoluto e, probabilmente, era necessaria un’autorizzazione paesaggistica ad hoc. Si configurano, quindi, i reati di danneggiamento, distruzione delle bellezze naturali e violazione delle prescrizioni contenute nella Valutazione di impatto ambientale per i quali è indagata Clara Risso, rappresentante legale di Tap. Il sequestro (su circa 4 ettari di terreno) di tipo probatorio interessa la sola area del cantiere Tap, mentre è esclusa tutta una vasta area non interessata dai lavori, cir- ca 56 ettari. Quanto a Tap, fa sapere di aver operato «nel pieno rispetto delle disposizioni legislative e delle autorizzazioni ricevute».
A Taranto, intanto, su iniziativa del Rotary, dopo un’attesa lunga oltre 15 anni e numerosi tentativi di diverse amministrazioni comunali, è stato inaugurato ieri il primo nucleo della Foresta urbana nel quartiere Tamburi, tra via Macchiavelli e via Lisippo, a poche centinaia di metri dallo stabilimento Ilva. Il polmone verde, che darà ossigeno e avrà un effetto di fitodepurazione assorbendo metalli pesanti e risanando anche il terreno, conta 250 alberi di leccio ed è solo il primo nucleo dei 5 ettari che comporranno l’intera Foresta. Lunedì prossimo gli operai dell’acciaieria dell’Ilva sciopereranno per chiedere sicurezza sul lavoro.
Vertenza Taranto Per la cattiva sicurezza degli impianti per lunedì proclamata una giornata di sciopero