Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«Io, ex farmacista, ho ritrovato le radici producendo olio, sapone e pasta»
BARI Dalla farmacia all’agricoltura. È il percorso intrapreso da Nunzia Tinelli, una giovane di Noci che dopo aver passato anni all’università tra molecole e principi attivi, ha deciso di cambiare vita e di dedicarsi alla terra, trasformando la vecchia masseria di famiglia in una realtà produttiva agricola. Di cosa si occupa la sua azienda?
«Produciamo principalmente olio della varietà chiamata “Cima di Mola”. Dall’olio
facciamo il sapone. Poi grano Senatore Cappelli: lo trasformiamo in un mulino aziendale e facciamo la pasta, sia trafilata al bronzo sia nei formati tradizionali».
Cosa fanno i suoi genitori, provengono dal mondo dell’agricoltura?
«No. Mio padre è geometra, mia madre è psicomotricista, io sono farmacista. Abbiamo ereditato dal nonno di mio padre una masseria, che per anni come si usava dalle nostre parti veniva data in gestione
a un fattore». Quindi si trattava soltanto di un hobby?
«Sì, tutto è iniziato assolutamente per passione. Con me abbiamo deciso di riprendere in mano questa attività, facendola diventare impresa a 360 gradi: produzione, vendita, agriturismo». Quale è stata la molla del cambiamento nella sua vita?
«Alla fine la chimica e la farmacia si sposano con l’agricoltura. Non sono la stessa cosa, ma vanno quasi a
braccetto. La mia decisione è scaturita prima dalla voglia di mangiar bene, sano, e poi di dare un senso e un futuro alla nostra masseria». Ha figli?
«Sì, due bimbe. Sto facendo questo soprattutto per loro, per le nuove generazioni. In azienda facciamo didattica: corsi sulle masserie didattiche, scuola di cucina, scuola di saponificazione Le nostre radici sono nella terra».