Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Lacarra, sì al confronto «Ma non si rinneghino le cose già fatte da noi»

- F. Str.

«Il Pd non sarà un servo sciocco. Detto questo, ribadisco che mi considero da sempre uomo di mediazione e di ragionamen­to. Per questo mi oppongo a soluzioni aprioristi­che». Marco Lacarra, renziano, deputato, segretario del Pd, è pronto al confronto con i 5 Stelle.

Val la pena sedersi al tavolo con il M5S?

«In campagna elettorale ho subito molte offese da parte dei pentastell­ati. Ma questo non mi induce ad atteggiame­nti rancorosi. Viceversa vorrei poter riflettere su temi e programmi».

Per esempio?

«Il reddito di cittadinan­za: se è impostato come il nostro reddito di inseriment­o, ma di portata maggiore, allora penso che se ne possa tranquilla­mente discutere. Assieme a questo penso che si debba concentrar­e l’attenzione su pochi punti essenziali da realizzare». Quali sono?

«Le misure di contrasto alla povertà, la legge elettorale, la riforma fiscale, il completame­nto del lavoro compiuto fin qui dal ministro della giustizia Andrea Orlando. Sono pochi punti programmat­ici sui quali non mi tirerei indietro e procederei con il confronto. Ovviamente non sarebbe tollerabil­e che si imponesse al Pd di rinnegare le cose fatte».

A cosa pensa?

«Alla legge sulla buona scuola che ha manifestat­o certamente qualche punto oscuro ma possiede anche molte luci, a cominciare dagli investimen­ti programmat­i e dalla stabilizza­zione di decine di migliaia di insegnanti».

Molti renziani, suoi compagni di corrente, sono contrari al dialogo. Come si scioglie il nodo?

«In direzione, il prossimo 3 maggio, discuterem­o in maniera ampia e approfondi­ta. Dobbiamo farci guidare da una consapevol­ezza: stiamo discutendo della migliore soluzione per il Paese. Si tratta di scegliere con prudenza, sapendo che le opzioni non sono molte e comprenden­do che andare a votare sarebbe una follia».

Il governator­e Emiliano potrebbe essere aiutato da un’intesa tra Pd e M5S? Dovrebbe aprire la giunta ad esponenti 5 Stelle?

«Non so se accadrà. Questo sarà Emiliano

Aspetti in comune Vorrei poter riflettere su pochi punti essenziali da realizzare Penso alle misure anti-povertà oppure alla riforma elettorale

a deciderlo. Dipende dalla voglia che avrà di far dipendere la soluzione del caso pugliese dalle vicende nazionali».

Si invoca la sostituzio­ne del segretario regionale. Come risponde?

«Dobbiamo rivitalizz­are il partito. E dobbiamo lavorare assieme per un ricambio della classe dirigente, con un vero dibattito, un congresso autentico, un impegno continuo a favore del Pd. Solo a queste condizioni sono disponibil­e a discuterne».

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Marco Lacarra è deputato, renziano, segretario regionale del Pd
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Francesco Boccia deputato, esponente della corrente di Emiliano

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