Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il dress code dello Scacchi? No dei ragazzi con flashmob ma gli adulti sono favorevoli
Dress code? I ragazzi dicono «no», ma per gli adulti il rispetto di un abbigliamento adeguato all’ambiente scolastico sembra imprescindibile. E così, se gli studenti del liceo scientifico Scacchi di Bari hanno inscenato un flash mob contro le disposizioni del preside Giovanni Magistrale, il mondo degli «ex» si schiera apertamente al fianco del dirigente scolastico. Il professor Magistrale, con una circolare, aveva suggerito ai ragazzi di indossare abiti che consentano di tollerare il caldo e non offendano il decoro. Insomma niente minigonne ascellari, canotte succinte, pantaloncini e ciabatte da mare. Indicazioni che hanno scatenato la reazione dei giovani, che per bocca del coordinatore dell’Unione degli studenti, Davide Lavermicocca, hanno chiesto il ritiro della decisione.
A scendere in campo, cercando di mediare fra i due schieramenti, c’è il sindaco Antonio Decaro: «Il preside di una scuola è a suo modo un po’ il sindaco di una piccola comunità. A volte è costretto a prendere decisioni impopolari. Non so se il preside del liceo Scacchi abbia fatto la scelta giusta. Forse sarebbero bastati un’assemblea e un richiamo al buonsenso e, soprattutto, credo si potessero in qualche modo coinvolgere le famiglie. Io credo che, passato il clamore mediatico, si potrebbe trovare un accordo con i rappresentanti degli studenti che esprima un punto d’incontro tra le esigenze della scuola, di garantire il decoro di un’istituzione pubblica, e il desiderio dei ragazzi di vestirsi secondo i propri gusti e le proprie esigenze. In fondo siamo stati tutti giovani e nell’abbigliamento abbiamo espresso il nostro modo di essere o il nostro senso di appartenenza».
Sulla stessa lunghezza d’onda di Magistrale invece i suoi colleghi: «Il problema qui non lo avverto perché siamo in una realtà tranquilla – dice il dirigente dell’isti- tuto Agrario Basile Caramia di Locorotondo, Raffaele Fragassi – ma condivido il pensiero del collega. Occorrono regole». Va oltre la professoressa Patrizia Rossini, preside della scuola media Verga di Bari: «Io ho messo in atto un regolamento sull’abbigliamento da quattro anni. Jeans e maglietta in primavera o felpa durante l’inverno, con il logo dell’istituto. All’inizio siamo stati costretti a mandare a casa alcuni ragazzi, ma ora va bene».
E con Magistrale si schierano anche alcuni ex studenti dello Scacchi. Antonio Vasile, vicepresidente di Aeroporti di Puglia, dice: «I ragazzi esagerano, a cominciare dalle mie figlie. I genitori dovrebbero sostenere la battaglia del preside. Per fortuna – scherza - in Adp non ho questi problemi perché indossano tutti la divisa». Felice Salvati, consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti: «Io allo Scacchi facevo anche le occupazioni, ma mi sembra che ora i ragazzi abbiano perso un po’ la testa».
Il sindaco Decaro Passato il clamore, credo che serva un accordo
Il preside Fragassi Condivido il pensiero del collega. Ci vogliono regole
La preside Rossini Ho adottato un codice da quattro anni, ora va tutto bene
Vasile, Aeroporti I ragazzi esagerano Per fortuna da me c’è la divisa
Salvati, giornalista Mi sembra che i ragazzi abbiano perso un po’ la testa