Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Auto d’epoca, preziose come vere opere d’arte
Ferrari, Maserati, Alfa Romeo, e Lamborghini hanno reso celebre l’Italia in tutto il mondo
Attraenti, eleganti, oggetti di culto e che raccontano un tempo passato che, spesso, ritorna proprio grazie a loro. Sono le auto storiche, una passione che ormai attrae tantissimi, uomini e donne.
Una passione e un amore che in Italia si sta diffondendo in ogni parte della penisola e che in Capitanata accoglie migliaia di automobilisti che amano trascorre le domeniche alla guida di queste vere e proprie rarità. Ferrari, Maserati, Alfa Romeo, Lamborghini le marche che hanno reso celebre l’Italia in tutto il mondo tanto da far dire a Henry Ford: «Quando passa un’Alfa Romeo mi tolgo il cappello». Una passione presente anche in provincia di Foggia dove ci sono diverse associazioni di auto storiche, tra cui l’Automoto Club Storico Dauno fondato nel 1983 da uno sparuto gruppo di amanti delle ruote classiche e che oggi conta oltre 400 iscritti, alcuni dei quali residenti anche fuori regione. Il club, federato dell’Asi (Automotoclub storico italiano), in questi 35 anni di attività ha organizzato numerosi eventi tra cui la ormai famosa Targa di Capitanata, la manifestazione motoristica per auto storiche valida per il Campionato Asi che si tiene, ogni anno a fine maggio. Una manifestazione che negli anni Cinquanta aveva richiamato al Sud i più grandi campioni della regolarità. Per tre giorni gli appassionati spolverano le loro preziose automobili facendole percorrere le strade della provincia di Foggia, sfilando tra appassionati o semplici curiosi che restano a bocca aperta ammirando una Triumph Roadster del 1948 o una Lancia Aurelia B24 spider, l’auto resa celebre dal film di Dino Risi Il sorpasso con Vittorio Gassman. Una passione, ma anche un patrimonio culturale ed economico se si pensa che una Ferrari 250 Gto del 1962 è stata venduta a 42 milioni di euro, il prezzo finora più alto al mondo mai pagato per un’auto. E allora non è un caso che le automobili d’epoca possono rappresentare anche un investimento, proprio come per le opere d’arte.