Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Tredicesimo Snim a Brindisi Per il futuro, lusso e lifestyle
Dopo un biennio a Bari il salone torna nella città dove iniziò nel 2006 Un centinaio di aziende e 150 imbarcazioni i numeri dell’edizione
Una vetrina con un centinaio di aziende e 150 imbarcazioni per appassionati di pesca e navigazione da diporto. Ma anche uno spazio per approfondire grandi temi dell’economia del mare, come porti, crociere, trasporto marittimo, traffico passeggeri, turismo nautico, portualità turistica e cantieristica.
Questo e altro ha riservato ai visitatori, dal 25 aprile al primo maggio scorsi, il sedicesimo Salone nautico di Puglia (Snim). Dopo due edizioni a Bari, quest’anno è tornato a casa, a Brindisi, dove si sono tenute le prime 13 edizioni. Qui, nel porto turistico, ha trovato «il contesto più suggestivo che non siamo riusciti a ottenere nel capoluogo — riferisce Giuseppe Meo, organizzatore dello Snim —, con percorsi a terra e a mare nella stessa location», perché, spiega, « Snim è una vetrina a 360 gradi sul mondo nautico ma vuole aprirsi anche al turismo con varie attività, dagli eventi serali al Villaggio degli sport del mare. Ora dobbiamo lavorare perché diventi una grande campionaria sull’economia del mare, settore definito strategico dalla Regione a marzo scorso». Snim aspira a diventare una delle più importanti manifestazioni di settore in Italia dopo Napoli e Genova ed evento di riferimento per tutto il versante adriatico. In un momento difficile per l’economia nazionale, e soprattutto per il settore della nautica, ha registrato negli ultimi tre anni una costante crescita del numero di espositori e visitatori, grazie anche all’appeal turistico della Puglia e alla sua posizione geografica rispetto al bacino marittimo-turistico che interessa Slovenia, Croazia, Albania, Grecia e Turchia. Nella settimana del Salone sono andate in scena importanti marche del comparto, che producono barche, gommoni, boat, cabinati, motoscafi e yacht, investendo sempre più in ricerca di materiali innovativi, qualità ed ecosostenibilità. Esporre al porticciolo, peraltro, ha consentito di testare le imbarcazioni in mare e di creare eventi collaterali con dimostrazioni in acqua. Opportunità che al Sud, oltre che Brindisi, avrebbe solo Napoli, nel porticciolo di Mergellina. Tra i temi centrali del Salone, il Polo nautico del Sud, cui hanno aderito i principali consorzi di Puglia, Campania, Sicilia, Lazio, Calabria, con oltre 300 imprese del settore, e le attività di promozione e internazionalizzazione del Distretto regionale della nautica da diporto, fortemente voluto dalla Regione per favorire opportunità produttive e commerciali, e una crescita del comparto in qualità e competitività. In una regione come la Puglia, con 800 chilometri di costa e un turismo in forte crescita, la nautica da diporto è un volano di sviluppo e Snim è un contenitore che può favorire la cooperazione e dare nuovo impulso al distretto. Un focus particolare, quest’anno, è stato dedicato alla cantieristica dei mega yacht, cruciale per lo sviluppo economico regionale, soprattutto per l’indotto che riesce a creare. E forse non a caso, dalla prossima edizione Snim diventerà Puglia Yacht Life, «una manifestazione che ruoterà sempre intorno al settore nautico ma coinvolgerà tutto l’indotto del lusso e del lifestyle», conclude Meo.