Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Diesel pulito, alla Bosch si spera
La nuova produzione della casa tedesca interesserà Bari
Il motore diesel pulito potrebbe segnare il rilancio del settore, dopo lo scandalo che negli ultimi anni ha fatto calare drasticamente le vendite di vetture alimentare a gasolio. E anche se nessuno ancora si sbilancia, segnare una nuova giovinezza per lo stabilimento Bosh di Bari-Modugno, dove nel 1997 iniziò la rivoluzionaria produzione in serie del sistema di iniezione ad alta pressione Common rail.
È la speranza della casa tedesca che di recente ha annunciato di aver pronto un motore in grado di abbattere le emissioni di ossidi di azoto ad appena 13 milligrammi per chilometro, ben al di sotto del limite di 120 milligrammi imposto per legge dal 2020. Ed è anche l’auspicio che si fanno nella fabbrica barese, che con la sua produzione rappresenta la più significativa realtà del gruppo tedesco in Italia e tra i principali impianti produttivi di componenti automotive del Mezzogiorno. La grande paura, che aveva fatto temere l’esubero di 850 dipendenti, sembra alle spalle. Anche se non tutte le difficoltà sono state superate e ai lavoratori sono stati chiesti comunque importanti sacrifici. Pur non essendoci ancora conferme ufficiali che il diesel 3.0 verrà prodotto nella fabbrica della zona industriale del capoluogo, molti indizi lasciano ben sperare. Rolf Bulander, Ceo della divisione Mobility solutions di Bosch, ha confermato solo che la produttività dello stabilimento di Bari è sostanzialmente stabile e dovrebbe rimanere tale anche per il 2018. L’impianto pugliese, in cui nel 2016 è stato inaugurato il Centro studi componenti per veicoli, pare avere tutte le carte in regola. E comunque il settore dovrebbe tenere anche qualora non dovessero arrivare nel breve periodo ordinazioni da parte delle case automobilistiche.