Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
QUANDO LA FACCIA SBARAGLIA I SOCIAL
Amministrative al microscopio
Si vedrà tra due settimane, con il turno di ballottaggio, il reale equilibrio a livello amministrativo tra le forze politiche pugliesi. Ma tra le tendenze in atto (la frenata vistosa del M5S, il centrodestra a trazione leghista, lo smottamento di fondo del Pd) emerge in Puglia la resurrezione, quasi inaspettata, di personaggi locali, con un profilo politico chiaro, con una storia personale che va oltre le dinamiche dei partiti oppure l’ossessione social.
Basti pensare, tra gli altri casi, a Barletta, con l’elezione al primo turno di Mino Cannito, medico, conosciuto e radicato sul territorio, che è stato in grado di mettere insieme una lista civica trasversale. Oppure ad Acquaviva delle Fonti, il percorso politico di Davide Carlucci, sindaco uscente, che giunge al ballottaggio dopo essere stato scaricato dal Pd, contribuendo alla nascita, con altri candidati, di un polo civico che rappresenta una novità delle ultime amministrative.
Due casi specifici di un progetto politico che va oltre la tradizionale contrapposizione tra destra e sinistra. E che testimoniano come a livello locale la storia personale dei candidati, la loro capacità di costruire alleanze andando “oltre” gli schemi tradizionali, riesca a mitigare e contrastare il peso massiccio e invasivo dei social. Che hanno un effetto evidente nell’orientamento dell’opinione pubblica delle elezioni nazionali, ma molto meno in quelle locali. Nelle amministrative il contatto faccia a faccia, la conoscenza e affidabilità dei candidati, la capacità di parlare dei problemi del giardino di dietro casa, conservano per l’elettorato un peso fondamentale. Dinanzi a queste dinamiche l’uso disinvolto del web non sembra sufficiente.
Per il resto, emerge, innanzitutto a Brindisi, una sorta di ritorno al passato, allo schema centrodestra-centrosinistra (staccati Lega e M5S). Così come è sorprendente il risultato di Conversano dove arrivano al ballottaggio un candidato del Pd e uno di Leu. Conversano come una piccola Stalingrado. Un’anomalia di carattere nazionale per una sinistra in crisi.
Le amministrative hanno una loro storia specifica. In cui le dinamiche nazionali spesso vengono contraddette. Accade nelle democrazie mature, quando con le elezioni locali o di medio termine, l’elettorato invia messaggi alla politica nazionale. E si riprende margini di libertà che sembrano incrinare le tendenze nazionali.