Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Vaccini, scatta l’obbligo per i medici

Approvata la legge. Tensioni in aula, salta la norma sui debiti fuori bilancio

- F. Str.

Ancora una nervosa seduta del Consiglio regionale: si è conclusa, come spesso succede, per mancanza del numero del legale. Ciò non ha impedito che si approvasse­ro due leggi. La prima, proposta da Francesca Franzoso e Nino Marmo (FI), prescrive l’obbligo vaccinale a carico degli operatori che lavorano nelle strutture sanitarie: medici, infermieri, volontari e quanti sono a contatto con pazienti ospedalizz­ati. La Puglia arriva seconda, dopo l’Emilia Romagna. L’immunizzaz­ione riguarda tutte le patologie per cui è «fortemente raccomanda­ta» dalle linee guida. Sicché ciò che prima costituiva invito, ora è obbligo. Riguarda l’immunizzaz­ione verso epatite B, influenza, morbillo, parotite, rosolia, varicella, pertosse. Tutti a favore, tranne i 5 Stelle (che hanno votato contro) e i fittiani di Dit (usciti dall’Aula). «La vaccinazio­ne – commentano Franzoso e Marmo – risponde all’esigenza di proteggere gli operatori ma anche di assicurare copertura assistenzi­ale ai malati». La seconda legge approvata riordina le «botteghe-scuola» e le modalità di svolgiment­o dell’apprendist­ato. Si tratta di una modifica della precedente legge, dopo le variazioni alle norme nazionali. Proposta dall’assessore Sebastiano Leo, la legge riconosce incentivi alle imprese artigiane che abbiano conseguito la qualificaz­ione di «bottega scuola». Esulta Leo e sottolinea «le opportunit­à di occupazion­e che si aprono nell’ambito dei mestieri tradiziona­li». Plauso da Gianluca Bozzetti (M5S) e Peppino Longo (Popolari).

Non passa – per la terza volta consecutiv­a e per mancanza della maggioranz­a assoluta – la legge sull’approvazio­ne dei debiti fuori bilancio. Assenze casuali, dicono dalla maggioranz­a. Forse sciatteria. Certo un nuovo messaggio alla giunta da parte di alcuni settori del centrosini­stra. Il conflitto, a parte invertite, si è ripresenta­to nella legge sulla regolazion­e dei danni causati dalla fauna selvatica. Il proponente, il renziano Donato Pentassugl­ia, ha dovuto prendere atto che la giunta aveva cambiato idea e aveva dato parere favorevole ad un emendament­o presentato da due consiglier­i di opposizion­e: Bozzetti e Mino Borraccino (SI). Gatti e cani inselvatic­hiti non potranno essere abbattuti. Pentassugl­ia si dice stupito dal cambiament­o di opinione della giunta. Legge per ora non approvata, dopo la caduta del numero legale: se ne riparla nella prossima seduta.

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Forza Italia La consiglier­a Francesca Franzoso

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