Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Casa, l’allarme di Sicet e Sunia: 12.300 famiglie a rischio
I sindacati scrivono al ministro Toninelli. Cicerone: «In un anno gli sfratti sono cresciuti del 15%»
La crisi? Per le fasce di popolazione più esposte alla perdita di reddito la situazione è sempre più critica. Anche quando si parla di beni essenziali come l’affitto di un’abitazione. I sindacati Sicet-Cisl e Sunia-Cgil, in una nota, evidenziano che gli sfratti in Puglia nel 2017 sono aumentati del 15,21% rispetto al 2016 e che la situazione abitativa in Italia è sempre più drammatica, soprattutto per anziani, giovani e famiglie numerose. Sicet-Cisl e Sunia-Cgil hanno rappresentato al ministro per le Infrastrutture, Danilo Toninelli, il quadro del disagio abitativo in Italia evidenziando che il costo medio dei canoni sul reddito è pari al 39,8% e che nel 2017 gli sfratti in Italia sono stati circa 60mila. Il fenomeno è in continua crescita e crea impatti importanti anche a livello territoriale. «Nella sola Puglia — osserva il segretario generale regionale del Sicet Cisl, Paolo Cicerone - gli sfratti sono aumentati del 15,21% rispetto al 2016, lasciando più di 12.300 famiglie alle prese con pesanti disagi abitativi, di cui l’88% ha come causa la cosiddetta “morosità incolpevole”, cioè la mancanza di reddito disponibile».
Una situazione, questa, che secondo il Sicet Cisl richiederebbe la massima attenzione da parte delle istituzioni nazionali e locali perché c’è un disagio crescente anche rispetto alla diminuzione delle occasioni di lavoro e della produzione di reddito. «Per questo — aggiunge Cicerone — Sicet e Sunia, insieme a Cgil, Cisl e Uil regionali, esprimono soddisfazione per la convocazione inviata alle parti sociali dall’assessore al Territorio della Regione Puglia, Alfonso Pisicchio, per il prossimo due luglio utile ad affrontare l’emergenza abitativa in Puglia e per fermare l’ondata di sfratti esecutivi delle famiglie morose che rischiano di mettere per strada interi nuclei familiari. Non dimentichiamo che proprio in questi giorni l’Istat ha certificato che a pagare il salato conto della crisi sono soprattutto i più giovani e gli anziani». Nel 2017, in Italia, si stimano in povertà assoluta 1 milione e 778mila famiglie residenti in cui vivono 5 milioni e 58 mila individui. Inoltre, rispetto al 2016 la povertà assoluta cresce in termini sia di famiglie sia di individui. Anche la povertà relativa cresce rispetto al 2016. Nel 2017 riguarda 3 milioni 171mila famiglie residenti (12,3%, contro 10,6% nel 2016), e 9 milioni 368mila individui (15,6% contro 14,0% dell’anno precedente). «Sono poveri — conclude il segretario generale regionale del Sicet Cisl — tanto da fare la fila alle mense della Caritas e da non potersi permettere una casa o rimanerne senza. Non è con il reddito di cittadinanza che si risolvono le emergenze abitative nel Mezzogiorno, ma con nuove prospettive di lavoro».