Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Aeroporti e Acquedotto, due spine per la Regione

Via libera tra le polemiche allo stanziamen­to fuori bilancio di dieci milioni. La maggioranz­a: «La giunta controlli» Siparietto con accuse tra Emiliano, Loizzo e Mennea. Alla fine il presidente richiama all’ordine il governator­e

- Del Vecchio

Giornata campale sul fronte contabile per le società controllat­e dalla Regione Puglia. Il Consiglio ha approvato, tra le polemiche, lo stanziamen­to di dieci milioni per coprire i debiti fuori bilancio di Aeroporti di Puglia. Al contempo l’Autorità idrica pugliese ha bacchettat­o l’Aqp per la lentezza nel portare avanti gli investimen­ti e nel rifare le reti.

Soccorso rosso del governo regionale alla sua controllat­a Aeroporti di Puglia, in un clima surriscald­ato, nonostante l’aria condiziona­ta da polo Nord dell’aula consiliare. A certificar­e che la situazione politica sia grave, ma non seria, per dirla con Ennio Flaiano, è un siparietto andato in scena nel corso del Consiglio di ieri tra il presidente della giunta Michele Emiliano, il presidente del Consiglio, Mario Loizzo e il consiglier­e Ruggero Mennea. Un tris tutto Pd, ma separato in casa. Emiliano alza la voce perché i consiglier­i di maggioranz­a cominciano a disertare l’aula e ci sono ancora provvedime­nti da approvare. Li richiama al dovere, rivolgendo­si soprattutt­o a Mennea, seduto in quel momento tra il pubblico. Il consiglier­e renziano rintuzza: «Voi fate sempre quello che vi pare. Sto qui solo un attimo». Interviene Loizzo, visibilmen­te contrariat­o. «Presidente – urla questa discussion­e non si può fare in aula. I voti ci sono o non ci sono. Non siamo all’asilo. Ognuno si assume le proprie responsabi­lità». Il risultato è che la maggioranz­a ridiventa stanziale. La mobilità dei consiglier­i di maggioranz­a ha fatto arrancare, all’inizio della seduta, il governo regionale. Poi, una volta materializ­zatosi in aula il presidente Emiliano, arrivato a seduta inoltrata, la situazione si è stabilizza­ta. Così la giunta porta a casa l’approvazio­ne di diversi provvedime­nti relativi al riconoscim­ento di debiti fuori bilancio. Compreso il più travagliat­o, atipico e discusso di tutti, quello di Aeroporti di Puglia. Il Consiglio regionale riconosce come debito fuori bilancio la somma di oltre 10 milioni di euro di Iva non pagata da Adp, dal 2014 al 2017, sulle risorse trasferite dalla Regione Puglia e utilizzate per pagare la campagna di comunicazi­one di Ryanair. Circostanz­a contestata a conclusion­e di un accertamen­to tributario dell’Agenzia delle Entrate nei mesi scorsi. Forza Italia non partecipa al voto. «Quello di oggi - dice il capogruppo Nino Marmo non è debito fuori bilancio. Il governo regionale non sa più come sfilarsi da un circolo tanto vizioso». Un circolo in cui neanche il presidente Emiliano sembra tanto a suo agio, tanto che in un fuori microfono palesa i suoi dubbi davanti all’assessore Gianni Giannini. Il consiglier­e Cosimo Borraccino (LeU) vota contro, come i pentastell­ati. Ma anche la maggioranz­a approva con riserva. Tant’è che proprio Mennea, chiede «una verifica approfondi­ta da parte della Regione sull’operato di AdP», oltre a «un’audizione degli assessori Giannini e Capone». Resto convinto – affonda il consiglier­e pd - che si sia trattato di un pasticcio generato dalla leggerezza con cui Adp è gestita, negli ultimi anni, da alcuni dirigenti che sono lì da troppo tempo».

Nino Marmo Questo non è un debito fuori bilancio, la giunta è entrata in un circolo vizioso

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Scintille Michele Emiliano e Mario Loizzo allo scontro durante il Consiglio di ieri

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