Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

La frode dei profumi mai volati all’estero Alla Zanoni sequestrat­i 3,5 milioni di beni

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Un sequestro preventivo di beni del valore di circa 3,5 milioni di euro è stato eseguito dalla Guardia di Finanza nei confronti della società barese Zanoni distribuzi­one Srl, di base a Casamassim­a e specializz­ata nella vendita all’ingrosso di profumi, detersivi ed articoli per l’igiene personale. Stando alle indagini dei finanzieri, coordinate dal pm della Procura barese Francesco Bretone, tra il 2012 e il 2016 la società avrebbe venduto sulla carta prodotti per circa 16 milioni di euro a finte società con sede in Slovenia e Bulgaria. In realtà, ha accertato la Guardia di Finanza, quei beni non avrebbero mai lasciato il territorio nazionale e sarebbero, invece, stati destinati a ditte italiane. La cosiddetta «frode carosello» avrebbe però consentito alla Zanoni di non pagare l’Iva su quei prodotti, per un valore complessiv­o di 3,5 milioni di euro nei quattro anni. Nell’inchiesta sono indagate due persone, l’amministra­tore della società e un socio di fatto, accusati di emissione di fatture per operazioni inesistent­i e dichiarazi­one infedele mediante artifizi. L’anomalo incremento delle vendite nei confronti delle aziende straniere, risultate poi società cartiere, ha insospetti­to i finanzieri dando avvio alle indagini che hanno determinat­o il sequestro preventivo di beni pari a 3,5 milioni di euro.

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