Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Economia vivace e l’export vola
Il tessuto produttivo dei comuni a Nord di Bari è fra i più dinamici del Mezzogiorno e già cammina verso la ripresa
Il tessuto economico della provincia BAT può ancora affermare di essere fra i più dinamici del Mezzogiorno e di essersi incamminato sulla via della ripresa.
Una testimonianza in tal senso ci viene dall’incremento delle esportazioni nel primo trimestre di quest’anno, nettamente più alto della media nazionale (+9,6% contro +3,3% - Rapporto EuroIdees). Un ruolo determinante in questa performance si deve all’industria che, da sola, copre il 90% dell’export provinciale ed è contraddistinta da un calzaturiero che è ancora fra i primi 20 distretti italiani, da un tessile-abbigliamento ben affermato nella moda casual e da un’agroalimentare che, fra il 2010 e il 2017, registra un aumento dell’export maggiore della media regionale e nazionale. A ciò si aggiungono poi i buoni risultati all’estero dei prodotti in metallo (4,7%), materie plastiche (3,6%), macchinari (3,9%) e chimica (3,9%). Questi dati premiano lo sforzo compiuto dalle imprese per internazionalizzarsi, contrastando il forte calo della domanda interna durante la recessione. Le nostre aziende, hanno investito nell’apertura internazionale e, nello stesso tempo, hanno potenziato il contenuto tecnologico dei prodotti. Ce lo dimostra sia il peso crescente dell’export sul Pil sia la presenza crescente di settori a media tecnologia, evidenziato da EuroIdees. Certo, si tratta di livelli ancora bassi, ma ciò non ci impedisce di guardare con fiducia ai progressi raggiunti. Fra questi, degna di nota è senz’altro l’evoluzione del polo calzaturiero che, investendo sulle calzature di sicurezza, sui marchi e su produzioni medio-alte si sta riaffermando su scala internazionale. Altro esempio è quello dell’abbigliamento che ha valorizzato i marchi e il marketing digitale. Ciò che ora occorre è acquisire maggiori competenze manageriali per definire più ambiziose strategie che raggiungano quei mercati lontani in cui maggiormente cresce la domanda e su cui siamo poco presenti. Occorre poi investire in innovazione e in tecnologie digitali, come ci insegna chi, fabbricando con soluzioni altamente innovative anche prodotti tradizionali, sta ottenendo una sorprendente impennata di ordinazioni. Confindustria Bari-BAT sta lavorando per accompagnare le imprese in questa evoluzione, offrendo formazione e collaborando ai piani nazionali Industria 4.0, Export Sud e Made in Italy, che rafforzano le competenze delle pmi. Nel territorio, tuttavia, non vi sono solo settori in crescita. Le costruzioni, ad esempio, stentano ad agganciare la ripresa. Per sostenere il comparto stiamo elaborando, d’intesa con sindacati e Comuni, alcune proposte progettuali di rigenerazione urbana. Altro capitolo è il settore lapideo, che patisce da anni una forte concorrenza estera e ha subito anche un penalizzante incremento delle tariffe regionali. Contro questo aumento abbiamo ottenuto qualche giorno fa una sospensiva dal Tar. Il nostro auspicio è che si possa ristabilire al più presto una dialogo costruttivo con la Regione per trovare una mediazione e restituire un futuro a questa attività storica.