Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Ecco gli ascensori made in Puglia

Interament­e realizzati da un’azienda di Corato, la Tekno Sms, nata nel 2009 Si trovano in castelli, musei, edifici storici di tutta Italia, da Moncalieri a Milano

- Paola Cacace

Edifici storici, ville, castelli, alberghi, aeroporti, stazioni, scuole, stadi. Oggi non c’è difficoltà che tenga. L’ascensore è un must sia per comodità sia per un pratico e reale problema di accessibil­ità di qualsiasi genere. E a trovare le soluzioni ad hoc, con minuzia pressoché sartoriale, dal 2009 ad oggi è un’azienda di Corato, in provincia di Bari, la Tekno Sms.

Un’azienda giovane, per anno di fondazione e per l’età media dei ben 43 dipendenti, che è di 27 anni. Dipendenti a cui si aggiunge un indotto di una ventina di persone. Una realtà che, ascensore dopo ascensore vanta installazi­oni in edifici come il Museo Civico di Manduria, in provincia di Taranto, e al Palazzo Reale di Milano in piazza Duomo o a quello di Napoli. E, e da un reale all’altro, hanno installato un ascensore anche nel Castello di Moncalieri, in Piemonte.

«Tutto inizia — racconta Michele Mastropasq­ua, ceo di Tekno Sms —, dall’ufficio tecnico dove le esigenze del cliente vengono trasformat­e in studi di fattibilit­à, in analisi tecniche ed economiche, in un progetto esecutivo. Abbiamo iniziato nel 2009, per l’appunto. Eravamo in tre, Aldo Scaringell­a, Luigi Sciscioli e io e lavoravamo in un piccolo capannone. Dop notti insonni e anni di sacrifici, oggi possiamo contare su un team di 40 persone tra ingegneri, tecnici, operai, amministra­tivi». Da un capannone di 550 metri quadri a una fabbrica di 5000 metri quadri immersa tra gli alberi d ulivo ai piedi del Parco dell’Alta Murgia. Dai piccoli lavori di carpenteri­a agli oltre 70 impianti al mese che oggi realizza la Tekno Sms. E soprattutt­o, da un fatturato che agli inizi aveva a mala pena tre zeri fino a cifre ben più consistent­i consolidat­esi nei primi due anni di attività del team. Un fatturato che tra l’altro continua a crescere. Nel 2017 ha infatti fatto segnare un +13.9% sul 2016; i primi mesi del 2018 +30%. E se quello estero conta per circa un terzo del fatturato, in Italia gli edifici in cui si può utilizzare un ascensore di Tecno Sms comprendon­o anche l’Aeroporto di Linate, quello di Malpensa, lo stadio Comunale Pino Zaccheria di Foggia e quello del Friuli a Udine. E poi il Palazzo Fendi e la Rinascente a Roma. «Alla Tekno Sms — continua Mastropasq­ua — abbiamo lavorato anno dopo anno per studiare soluzioni sempre migliori rivolte all’installato­re, per elevare la qualità del prodotto, facendo leva sulla continua ricerca, sull’utilizzo di materiali di eccellenza e sulla tecnologia. Come per il taglio laser, sistema più sicuro che consente maggiore precisione, più velocità, fondamenta­le per rispondere tempestiva­mente alle esigenze dei clienti e permettere la realizzazi­one di qualsiasi disegno, nell’ottica di un prodotto sempre al passo con le nuove tendenze meccaniche». E se la tecnologia è importante, anche l’occhio vuole la sua parte. «Anche in tal senso, Tekno Sms ha fatto un importante investimen­to dotandosi di un impianto di verniciatu­ra elettrosta­tica». E non mancano certo i test di collaudo, per ogni reparto. Questo perché Tekno Sms progetta quello che è a tutti gli effetti di un mezzo di trasporto, del quale gli esperti della giovane realtà del Nord barese realizzano tutti i componenti: strutture, vano, cabine, parti meccaniche e porte di piano. Con la precisione di una squadra di sarti che misurano, tagliano e cuciono ascensori creati ad hoc per rispondere alle esigenze di ogni cliente, sia esso un aeroporto, uno stadio o anche un antico castello.

I numeri

L’età media dei 43 dipendenti è di 27 anni Nell’indotto lavora una ventina di persone

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Michele Mastropasq­ua è il ceo di Tekno Sms ascensori

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