Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
«La tempesta» del Lemming e le voci di dentro
Due appuntamenti da non perdere oggi per la rassegna di Koreja «Il Teatro dei Luoghi». Torna a Lecce il Teatro del Lemming di Rovigo, la compagnia che ormai da decenni sperimenta la possibilità di un teatro in cui il ruolo dell’attore e dello spettatore si confondano: lo spettatore diventa partecipante attivo dell’evento teatrale, vivendo un’esperienza radicale. In scena oggi e domani (ore 21 e 22.15, solo 30 spettatori a replica, prenotazione obbligatoria allo 0832.24.20.00 o al 370.303.53.95) al Convitto Palmieri con WS Tempest (dalla Tempesta di Shakespeare) per la drammaturgia, musica e regia di Massimo Munaro. Terzo di un ciclo shakespeariano denominato «Trilogia dell’acqua», lo spettacolo invita gli spettatori a ritessere la trama del racconto attraverso il filo della propria esperienza. Il naufragio nella memoria di Prospero/Shakespeare diventa, così, anche un naufragio nella mente dello spettatore. A seguire, alle ore 22.15 presso la Pinacoteca del Museo Castromediano, I quindicimila passi, spettacolo tratto dal libro omonimo di Vitaliano Trevisan che, per la prima volta, viene trasposto per il teatro in un gioco di rimandi, specchi, trittici, ossessioni, ripetizioni, reso vivo nel corpo recitante di Riccardo Festa, sorretto dalla voce potente, umana, viscerale del contrabbasso di Daniele Roccato. Il libro è ostico, un flusso di coscienza nel quale si rischia di perdersi spesso come ci si perde nei propri pensieri, un viaggio all’interno di una mente ossessiva; uno specchio rotto, deformante, ma che rimanda comunque un’immagine di noi. Nel lavoro il contrabbasso interpreta le molte voci che albergano nella testa di Thomas, il protagonista del libro; il suono diventa così il vero protagonista del lavoro, tra la voce narrante e il contrabbasso.