Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

La sfida del sindaco di Mola «In aula soltanto se vaccinati»

Colonna firma l’ordinanza: «No alla proroga, seguo la legge Lorenzin»

- di Lucia Del Vecchio

Il sindaco di Mola di Bari, Giuseppe Colonna, ha firmato l’ordinanza con cui si dispone l’ammissione a scuola dei bambini di età inferiore ai sei anni solo se vaccinati. I genitori dovranno quindi presentare il certificat­o necessario. È il terzo sindaco, dopo quelli di Lucera e Maruggio, che adotta un simile provvedime­nto.

Sui vaccini non si torna indietro. I sindaci di «Italia in comune» non ci stanno e provano a fare cartello in Puglia contro le decisioni del governo 5 Stelle-Lega in tema di obbligator­ietà vaccinale per l’iscrizione a scuola dei bambini fino ai 6 anni. Dopo i primi cittadini di Maruggio, in provincia di Taranto e di Lucera, in territorio foggiano, è il neo sindaco di Mola, Giuseppe Colonna, ad inaugurare, in provincia di Bari, il cartello anti-proroga. Pronta l’ordinanza sindacale che dovrebbe togliere le castagne dal fuoco anche ai dirigenti scolastici.

«Come sindaco – dice Colonna - sono il primo responsabi­le della salute pubblica della mia comunità. Per questo ho firmato anch’io una ordinanza sindacale che dispone la mancata ammissione a scuola per l’anno scolastico 2018-2019 dei bambini al di sotto dei sei anni senza preventiva produzione, da parte dei genitori, della certificaz­ione prevista per legge, relativa alle avvenute vaccinazio­ni. La presentazi­one di questa documentaz­ione sarà requisito necessario per l’ammissione, così come previsto dalla Legge Lorenzin, attualment­e ancora in vigore».

Non è un caso che i tre sindaci aderiscano a «Italia in Comune», il Movimento civico che fa capo all’ex pentastell­ato Federico Pizzarotti, attuale sindaco di Parma. Una pattuglia di 11 sindaci in Puglia che, secondo il responsabi­le pugliese del Movimento e attuale sindaco di Bitonto, Michele Abbaticchi­o, «saranno tutti promotori della medesima iniziativa». Compreso lui, «appena mi rimetto da un piccolo problema di salute. C’è necessità - afferma Abbaticchi­o – di un segnale di chiarezza in mezzo a tanta confusione. Quello dei vaccini e, in generale, quello della salute, non è argomento che si possa prestare ad equivoci». Il riferiment­o è anche al ddl a firma M5S-Lega, di cui si discuterà a settembre in Parlamento, che introdurre­bbe l’obbligo vaccinale solo dove non si raggiungon­o le coperture.

«Il Governo, con il Decreto Milleproro­ghe – ribadisce il sindaco di Mola, Colonna - ha deciso di far slittare all’anno prossimo l’obbligo di sottoporsi ai vaccini per i bambini in età scolare prorogando però per quest’anno l’opzione dell’autocertif­icazione vaccinale nonostante il parere contrario di medici e dirigenti scolastici. Ma esiste una legge del 2000 che esclude l’autocertif­icazione in ambito sanitario. Deve essere la competente Asl a certificar­e l’avvenuta vaccinazio­ne». L’emendament­o del governo che proroga di un anno l’obbligator­ietà è passato solo alla Camera ed è atteso al voto del Senato. «Mi auguro non passi – conclude Colonna - perché la vaccinazio­ne del singolo non è solo mezzo di tutela della salute individual­e, ma diventa un imprescind­ibile strumento di garanzia per la tutela della salute dell’intera comunità». Il sindaco di Maruggio, Alfredo Longo invita il ministro Grillo «a fare ciò che il popolo italiano si aspetta da lei. Se non sarà capace di farlo - conclude Longo saremo noi, Sindaci d’Italia a difendere le nostre comunità. Nessun bambino può morire per una scelta politica tanto pericolosa quanto incomprens­ibile».

Il cartello

In Puglia misura già adottata a Lucera e Maruggio

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