«Buona notizia Adesso avanti con l’ambiente»

Giovanni Vianello deputato tarantino del M5S accoglie con favore gli ultimi sviluppi sul siderurgico. «Di Maio ha detto che l’Avvocatura mette in luce molti aspetti di illegittimità della gara su Ilva. È una buona notizia per Taranto nella misura in cui finalmente si sta procedendo lungo la linea della trasparenza».

Giovanni Vianello deputato tarantino del M5S accoglie con favore gli ultimi sviluppi sul siderurgico.

L’avvocatura dello stato indica criticità nella gara per l’Ilva. Buona notizia per Taranto?

«Ha confermato i dubbi già espressi dal ministro Luigi Di Maio e rilevati anche dall’Anticorruzione. È una buona notizia per Taranto nella misura in cui finalmente si sta procedendo lungo la linea della trasparenza».

Revocare la gara significa bloccare la fabbrica. È arrivato il tempo della chiusura?

«Il percorso che sta portando avanti Di Maio va al di là della dicotomia tra una nuova Bagnoli e la continuità produttiva inquinante. Gli aspetti fondamentali per cui stiamo lavorando tutti, giorno e notte, e di cui dovremmo realmente parlare, sono l’ambiente, quindi la salute, e la tutela dei livelli occupazionali».

Siete pronti per una soluzione alternativa?

«Stiamo lavorando affinché si vada verso la chiusura di tutte le fonti inquinanti, non solo Ilva: lo abbiamo sempre detto, non sarà facile rimediare a 60 anni di disastri. Adesso concentriamoci sulla procedura di gara che è stata evidentemente viziata. La bonifica dei territori inquinanti e la riconversione economica sono i nostri obiettivi. In commissione ambiente e attività produttive stiamo discutendo di una mia proposta per l’istituzione di un’area marina protetta e per potenziare il turismo green».

Ha letto le dichiarazioni del sindaco Melucci che parla di disprezzo del governo verso i cittadini?

«Mi sorprende che un sindaco non chieda maggiori garanzie ambientali, Di Maio ha svelato il pasticcio fatto da Calenda. Forse per questo Melucci ce l’ha con lui».

Lo abbiamo sempre detto, non sarà facile rimediare a 60 anni di disastri