Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Sgombero Tribunale «Tocca a Decaro»

- Castellane­ta

Sale di tono anche a livello politico lo scontro attorno al Palagiusti­zia di Bari. Il ministero della Giustizia in una nota sottolinea come non sia di sua competenza decidere sullo sgombero del Tribunale di via Nazariantz. Pronta la replica del sindaco Antonio Decaro: «Si scaricano responsabi­lità sulle spalle dei sindaci». Ieri un ispettore ministeria­le ha effettuato un sopralluog­o nel palazzo di via Brigata e nella torre ex Telecom.

Dopo gli appelli del sindaco Antonio Decaro e di magistrati e avvocati, il governo ha deciso di battere un colpo sul pasticcio del Tribunale penale, tuttora senza sede. Secondo indiscrezi­oni ieri si sarebbe materializ­zato a Bari un ispettore del ministero della Giustizia per un sopralluog­o nel palazzo di via Brigata Regina e nella torre ex Telecom al quartiere Poggiofran­co, soluzione sempre più papabile dopo la revoca dell’aggiudicaz­ione in favore della vecchia sede dell’Inpdap.

La missione ministeria­le si sarebbe svolta nel massimo riserbo: tutto il contrario di quanto avvenuto il 7 giugno quando, riuscendo a malapena a farsi largo tra la ressa di cronisti e fotografi, il ministro Alfonso Bonafede sbarcò in città per un sopralluog­o nella tendopoli allestita in fretta e furia dopo le revoca dell’agibilità del Tribunale di via Nazariantz. All’epoca il ministro non nascondeva il proprio ottimismo rivendican­do la scelta di «metterci la faccia» e soprattutt­o di non adottare alcuna procedura d’urgenza come invece invocavano magistrati e avvocati per scongiurar­e il rischio di una paralisi giudiziari­a. Che puntualmen­te si è verificata e potrebbe protrarsi a lungo visto che il 31 agosto scade il termine concesso dal sindaco per completare lo sgombero degli uffici via Nazariantz. Dove in effetti, tende a parte, sembra non sia cambiato nulla: fascicoli, faldoni e computer continuano a essere impacchett­ati, cassetti e armadi vengono svuotati. E da Roma si fa sentire l’Associazio­ne nazionale magistrati. «Sono passati tre mesi da quando abbiamo iniziato ad assistere alla celebrazio­ne delle udienze nelle tende e mancano pochi giorni alla esecuzione dello sgombero del palazzo di giustizia di via Nazariantz», ricorda in una nota il presidente nazionale Francesco Minisci. Il quale non le manda a dire e sottolinea che «nonostante le promesse e gli annunci, probabilme­nte un po’ affrettati, una soluzione edilizia che possa ridare dignità alla giustizia barese non è stata trovata».

Le parole del presidente dell’Anm suonano come una stoccata alla linea seguita dal ministero. Che infatti risponde a stretto giro affidandos­i a una nota in cui si assicura che «i lavori per il trasloco nelle sedi temporanee di via Brigata Regina e Modugno procedono secondo tabella di marcia e la prossima settimana esperti del ministero saranno a Bari per seguire il completame­nto di questa fase». Pronta la replica al vetriolo del presidente della Camera Penale, Gaetano Sassanelli: «Non si può fare a meno di notare come» il ministero «abbia un’idea alquanto singolare del rispetto dei tempi», dichiara mentre il presidente dell’Ordine degli avvocati Giovanni Stefanì parla senza usare mezzi termini di «tracollo della giustizia». Ma lo scontro riguarda anche l’eventuale permanenza della Procura in via Nazariantz, soluzione paventata dal procurator­e Giuseppe Volpe in base a un’integrazio­ne di perizia. A questo proposito, il ministero si chiama fuori e sottolinea che «la competenza e la responsabi­lità sono del Comune di Bari che aveva emesso l’ordinanza e che, se ritiene che il pericolo sia cessato, può revocarla». Quanto basta per indurre il sindaco Antonio Decaro a contrattac­care ricordando il non trascurabi­le dettaglio che in via Nazariantz si esercita la funzione giurisdizi­onale: l’obiettivo di Palazzo di città era quindi solo sapere se fosse necessaria una proroga dei termini per lo sgombero. «Purtroppo - è la triste conclusion­e di Decaro - si sta consumando l’ennesimo tentativo di scaricare tutti i problemi sulle spalle dei sindaci e dei Comuni».

Antonio Decaro Si tenta di scaricare tutti i problemi sui sindaci

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 ??  ?? A destra la torre ex Telecom dove potrebbero essere trasferiti gli uffici giudiziari penali di Bari
A destra la torre ex Telecom dove potrebbero essere trasferiti gli uffici giudiziari penali di Bari
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Il sopralluog­oIl ministero Alfonso Bonafede nel corso del sopralluog­o del 7 giugno tra le tende allestite in via Nazariantz, dinanzi al vecchio Tribunale
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