Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Si parte dai «pulcini» Così Sammichele riscopre il pallone

Domenico Ciccarone è il presidente di una società che ha riportato l’entusiasmo

- Di Gianni Spinelli

«Ogni volta che un bambino prende a calci qualcosa per strada, lì ricomincia la storia del calcio». La frase è di Jorge Luis Borges, scrittore, poeta e saggista argentino. E dice tutto sulla grande speranza dei dirigenti dell’ASD Sammichele-Sport e Cultura, desiderosi di far rinascere il gioco del calcio, in un paese dove il pallone è scomparso da qualche anno e dove, al massimo, i ragazzini si scatenano correndo in piazza.

Il pallone, stando a un test universale, fra dieci oggetti che vengono mostrati in succession­e, è quello che viene scelto senza indugi da tutti i bimbi. Un istinto primario. Perché la palla, come la mamma, non ha spigoli. Qui, a Sammichele, un giorno, forse, è arrivata una strega e, zac, ha portato via tutte le sfere di cuoio o di gomma. Che brutto epilogo! Unica consolazio­ne: la squadra di calcio a 5 in A-2, girone C.

Fantasia a parte, il problema è serio: il gioco del calcio, al di là degli estremismi, toglie i ragazzi dalla noia e dalle “distrazion­i” nocive ed educa allo stare insieme e al rispetto delle regole. Sammichele, in aggiunta, pur vivace e viva, decresce come abitanti (6.473) e le nascite sono rare: nelle scuole elementari, ci soVörös, due quinte classi per un totale, più o meno, di quaranta alunni, con conseguent­e proiezione limitata nelle medie.

L’ASD Sammichele-Sport e Cultura, pur conoscendo queste cifre, è nata con determinaz­ione: «Vogliamo partire dai “pulcini” per gettare i semi di una nuova leva calcistica, che porti entusiasmo e che nello stesso tempo abbini alla pratica giocosa la cultura, capace di trasmetter­e valori e conoscenza». Un punto di partenza virtuoso che potrebbe servire anche ai grandi.

Il presidente Domenico Ciccarone, imprendito­re, ama il calcio, avendolo praticato con la maglia del Sammichele e dell’Acquaviva (il suo allenatore era il mitico ungherese ex Bari, un santone che trovava il modo di allenarlo di sera in palestra). Ciccarone ama il calcio e vorrebbe vederlo rifiorire nel suo paese. Qui il passato è notevole, anche se si è arrivati, nel periodo migliore, alla Prima Categoria, con vari dirigenti appassiona­ti e competenti. Attualment­e il piatto piange e il campo sportivo “Giuseppe Pastore” fa il paio con il terreno del Far West.

Ma nulla è perduto. La volontà e la grinta straripano. Con Ciccarone, nella nuova società, ci sono il vice Matteo Angelillo, il tesoriere Domeno nico Pastore, il segretario Giuseppe Leo, i consiglier­i Franco Micucci, Franco Spinelli, Donato Susca, Filippo Mele e Floriano Masi.

La figura-simbolo della ASD sarà Lino De Venuto. Un nome, una garanzia. De Venuto ha giocato nel Sammichele negli anni Settanta (in quella formazione fortissima, c’era pure Ciccarone). Lino era un talento, trequartis­ta alla Gianni Rivera. Ora è autore e attore teatrale affermatis­simo. Sarà lui a mettere insieme calcio e cultura. L’uomo giusto al posto giusto.

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Lino De Veneto calciatore storico di Sammichele
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Altri tempi Una formazione del Sammichele, dove il calcio sembrava scomparso

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