Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Commercio ambulante, non passa lo straniero È Bari la prima in Italia
Nord multietnico, in città invece 97% di imprese locali
Il Sud multietnico e il Nord, soprattutto quello di ispirazione leghista, non aperto agli immigrati? No, grazie. Almeno nel commercio ambulante, secondo quanto emerge da uno studio elaborato da UnioncamereInfocamere. In pratica nel Mezzogiorno le imprese individuali sono quasi tutte guidate da persone nate e cresciute nei territori. E in Italia il primato spetta alla provincia di Bari dove, al 30 giugno scorso, il 97,4% delle imprese (su 3.813) sono registrate con titolare nato nella provincia pugliese. Non solo: Bari è anche nella top ten delle imprese individuali con titolare italiano (75 per cento).
Insomma il business del commercio ambulante non parla extracomunitario. In Puglia il fenomeno è sviluppato anche in altre città. A Brindisi c’è il 93,5% (1.204) delle imprese registrate con titolare italiano, il 75,4 sono imprenditori. Poi c’è Lecce con il 93,3% (1.818), Foggia con il 91,6 (1.422) e Taranto con l’87,9% (975). Tutte nelle prime sedici posizioni della graduatoria di Unioncamere. In Puglia sono 15.597 le imprese del commercio ambulante registrate, il 23,3 per cento del sistema regionale.
Spiegano da Unioncamere: «Osservando da vicino il profilo anagrafico dei protagonisti emergono alcune peculiarità. In primo luogo, la spiccata valenza locale, certificata dal fatto che in media il 78% dei titolari svolge la propria attività nella provincia di nascita. Lo stretto legame col territorio che, in generale, caratterizza tutto il Mezzogiorno, si evidenzia soprattutto a Bari, Palermo e Napoli». Secondo l’indagine, «ad accezione di Bolzano in settima posizione, con un ragguardevole 92,6% di ambulanti autoctoni, per trovare una provincia del centro-nord bisogna scorrere la classifica fino al 20° posto, dove si colloca Padova (83,5%)». In pratica nel commercio ambulante il Nord è più multietnico del