Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
De Laurentiis e i tifosi «Un patto per il Bari»
Inserimento della squadra nel girone I, l’irritazione del patron
Si è conclusa ieri la tre giorni di Aurelio De Laurentiis a Bari. Un’agenda fitta di impegni, di incontri. Con sponsor e fornitori, con istituzioni e pure con alcuni rappresentanti della tifoseria. Come quello tenutosi nella mattinata di ieri all’hotel Sheraton. Un incontro schietto, franco, finalizzato a una reciproca conoscenza e alla condivisione di una linea comune. Un patto per il bene dei «galletti», le premesse per una convivenza serena. Da parte dei tifosi, chiaramente, sarebbe stato preannunciato massimo appoggio alla nuova squadra, ben al di là della categoria; dall’altro avrebbero chiesto lealtà ai colori del Bari. Troppe ne hanno viste in questi ultimi anni per omettere di chiedere con nettezza che i colori biancorossi fossero rispettati e amati. De Laurentiis, da parte sua, avrebbe sottolineato l’importanza del ruolo dei tifosi, nel contesto di un reciproco rispetto. Al di là degli incontri, il neo patron dei pugliesi, pare sia a dir poco adirato contro i vertici federali dopo l’ufficializzazione dei gironi. Una rabbia in certi momento letteralmente esplosa al punto, raccontano, da aver minacciato di togliere l’iscrizione dal campionato. Chiaramente una provocazione, ma emblematica della natura di combattente dell’imprenditore cinematografico. Ferma restando la convinzione di aver allestito una squadra in grado di fare la voce grossa contro qualunque avversario, De Laurentiis non avrebbe preso per nulla bene la composizione dei gruppi, convinto che il Bari sia stato inserito in un girone assai più difficile e duro di tanti altri, oltre che complicato da raggiungere da una tifoseria da sempre in grado di fare la differenza. Una rimostranza forte, che arriva peraltro qualche giorno prima della decisione del collegio di garanzia del Coni sul ricorso di alcuni club sul ripescaggio in B. Qualcuno, in casa Bari, continua sottovoce a sperare nella serie C.