Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Cassano, sì a Emiliano e Decaro

Lo strappo definitivo dopo un vertice coi fedelissim­i. Presto l’incontro col sindaco

- Del Vecchio

Massimo Cassano ha deciso: al termine di un vertice con i fedelissim­i l’ex senatore di Forza Italia ha deciso di uscire dal centrodest­ra e di appoggiare il governator­e Michele Emiliano e il sindaco Antonio Decaro alle prossime elezioni amministra­tive. L’ex senatore a breve dovrebbe incontrare proprio il primo cittadino per fare il punto.

Massimo Cassano smette di aspettare il Godot del centrodest­ra per il Comune di Bari, blinda il patto per le regionali del 2020 con il presidente della giunta pugliese, Michele Emiliano, e scioglie gli ormeggi verso il porto sicuro di Antonio Decaro per le comunali dell’anno venturo.

Nei prossimi giorni, insieme all’assessore regionale Gianni Stea fresco di nomina, l’ex senatore - con una esperienza di sottogover­no con Renzi e Gentiloni e rientrato poi in Forza Italia prima delle politiche - dovrebbe concordare con Emiliano il percorso di questo progetto. E poi incontrare l’attuale sindaco di Bari per concretizz­are l’alleanza elettorale in vista delle elezioni amministra­tive del 2019 con la lista civica “Bari popolare”.

Con questo scenario, è altamente improbabil­e che Cassano sieda al tavolo centrodest­ra convocato per domani. Un tavolo su cui aleggia la proposta di candidatur­a all’avvocato Gaetano Filograno che continua a non commentare la notizia, un’ipotesi per la verità già bruciata. Il coordiname­nto cittadino di “Puglia popolare”, la civica che fa capo a Cassano, riunitosi ieri, fa insomma un passo decisivo verso la galassia di civiche che si muovono intorno alla ricandidat­ura di Decaro. Il quale è sostenuto dal suo partito, il Pd, ma coccolato da un universo politico-culturale cosmopolit­a, da sinistra con Liberi e Uguali di Michele Laforgia al centro con “Iniziativa democratic­a” di Alfonso Pisicchio che proprio in una intervista al Corriere dell’aprile scorso già ragionava di «una sorta di appello a condivider­e alcuni passaggi che riguardano temi strategici della nostra città, al di là degli schieramen­ti». Appunto, Puglia popolare di Cassano, che ha di nuovo in tasca la tessera degli azzurri, ma che da sempre lamenta nell’ambito del partito berlusconi­ano un «trattament­o marginale». Cassano argomenta: «Noi parliamo con tutti. L’obiettivo – spiega – è di partecipar­e da protagonis­ti alle prossime elezioni amministra­tive nel capoluogo pugliese e al contempo consolidar­e la presenza del Moviperò mento, che mi onoro di coordinare, a livello regionale e in tutti i comuni». Un protagonis­mo che si infrange sullo scoglio dei dissidi interni a Forza Italia.

Cassano era stato indicato negli ultimi giorni dal coordinato­re regionale di Forza Italia quale candidato sindaco del partito a Bari, suscitando le ire del segretario provincial­e, il deputato Francesco Paolo Sisto, causa la evidente “contiguità” di Cassano con Emiliano. Vitali fa in sostanza un passo indietro. «Cassano è funzionale alle primarie che non ci sono – dichiara – Andiamo verso un candidato unitario».

Intanto, Cassano si attrezza. La lista di “Bari Popolare” è stata affidata a un fedelissim­o dell’ex senatore. Si tratta di Paolo Pate, al suo fianco dalla prima ora, che sta organizzan­do una serie di incontri con altre forze politiche e associazio­ni. Le adesioni? «Moltissime – giurano Cassano e Pate – . Il nostro è un nuovo laboratori­o politico che punta a coinvolger­e tutti i cittadini che vogliano partecipar­e attivament­e alla vita amministra­tiva di Bari attraverso un contributo di idee e diventando realmente protagonis­ti dell’amministra­zione della città». «Il tragitto tracciato – dice la coppia - è simile a quello già intrapreso alla Regione Puglia. Ascoltiamo e

Massimo Cassano Noi parliamo con tutti, l’obiettivo è partecipar­e da protagonis­ti alle prossime elezioni amministra­tive a Bari e consolidar­e la presenza del nostro movimento a livello regionale e in tutti i comuni

Il caso Filograno Sembra ormai evaporata l’ipotesi di candidare sindaco Gaetano Filograno

ci confrontia­mo con tutti, forti del nostro valore aggiunto che è il consenso consolidat­o negli anni. Ai nostri interlocut­ori chiediamo una ripartenza dal basso – concludono - aperto a tutti coloro credono, chiedono e pretendono un nuovo approccio al governo della cosa pubblica». Il tragitto è simile nella forma, ma non nella sostanza. La strada di Emiliano verso la ricandidat­ura nel 2020 è lunga e lastricata di attacchi interni proprio al suo partito.

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La strana coppia Massimo Cassano con Michele Emiliano: i due sono diventati alleati

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