Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Arriva la svolta hi-tech per le ferrovie Sud Est Venti autobus nuovi e pendolari più comodi
Il nuovo corso delle Ferrovie del Sud Est, dopo il salvataggio dal default portato avanti da Fs, porta anche al rilancio del settore autolinee. Venti nuovi bus, con il finanziamento della Regione Puglia, sono entrati in servizio per i collegamenti bus nel Barese. Si tratta di mezzi moderni (classe Euro 6) attrezzati con sistemi di geolocalizzazione, videosorveglianza, climatizzazione e sensori per il conteggio dei passeggeri a bordo. Una dotazione che completa il processo di potenziamento degli autobus: da gennaio 2017 è stato rinnovato il 40% della flotta, abbassando l’età media dei veicoli da 15 a poco meno di 8 anni. «A quasi due anni dalla procedura di concordato — ha spiegato Luigi Lenci, amministratore delegato di Fse, nel corso di un incontro a Bari — la situazione è migliorata. L’azienda ha le leve per intervenire sull’infrastruttura e sul trasporto. Il programma di investimento complessivo amdo
monta a circa 600 milioni di cui 90 milioni destinati all’acquisto di nuovi treni e 400 milioni per interventi infrastrutturali. C’è il finanziamento della Regione Puglia, del Ministero dei Trasporti e di Fs che contribuisce per circa 60 milioni. Stiamo predisponen-
Dal 2017 A partire dal gennaio dell’anno scorso è stato potenziato il 40 per cento dell’intera flotta
gli atti per un aumento di capitale per riportare l’azienda in una condizione di patrimonio positivo. Al nostro arrivo, un gap di patrimonio di 294 milioni che abbiamo via via ridotto portandolo a fine 2017 a meno 133 milioni di euro. Per effetto della procedura
concordataria e dell’aumento di capitale a fine 2018 avremo un patrimonio positivo di circa 8 milioni secondo quanto previsto dal piano concordatario».
Nel corso della cerimonia di presentazione dei nuovi bus sono intervenuti il governatore della Puglia, Michele Emiliano, e l’assessore ai Trasporti, Gianni Giannini. «Quando sono diventato governatore — ha detto Emiliano — le Ferrovie Sud Est erano un vero problema. Si parlava di un buco di bilancio di circa novanta milioni che poi sarebbe diventato di trecento milioni, e si parlava soprattutto del fatto che in questa azienda nulla funzionava a dovere, pur avendo valori di capitale umano molto rilevanti.
Stiamo investendo centinaia di milioni per il rinnovamento e la sicurezza delle linee ferroviarie e sono in programma agevolazioni di tipo tecnologico per chi viaggerà».
Emiliano ha ricordato il sistema del malaffare che ha regnato nella ferrovia statale: «È stato dato lo stop al ladrocinio, al furto, alla vergogna di un management che distribuiva denaro credo a tutte le forze politiche dell’arco costituzionale in maniera indegna e senza rafforzare la struttura industriale dell’azienda. In questi due anni e mezzo ci sono state tante sofferenze da parte delle tante persone perbene che lavoravano nelle Ferrovie Sud Est e da parte di tanti passeggeri. Stiamo lavorando per garantire il diritto al trasporto delle persone più deboli, di coloro che non si possono permettere di viaggiare con mezzi propri». «Questa nuova flotta di bus — ha concluso Giannini — si inserisce in un’azione di carattere generale nel settore dei trasporti che ha visto il finanziamento dell’acquisto di 400 pullman nuovi di ultima generazione. Questi bus, che sono di in dotazione alle Ferrovie Sud Est e circoleranno sulle strade della Città metropolitana di Bari, si inseriscono anche in un programma di riqualificazione dell’azienda. Diamo concretezza alle nuove Ferrovie Sud Est rispetto al disastro del passato».