Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
La «Mathematica» di Mimmo Paladino e le foto di Pino Pascali
L’arte nella «Giornata del contemporaneo»: anche la collettiva di Murat 122
Questo weekend dell’arte coincide con l’edizione annuale della Giornata del Contemporaneo indetta dalla Amaci (Associazione musei d’arte contemporanea italiani) che suggeriamo di affrontare a partire dalla Pinacoteca «Corrado Giaquinto» di Bari. Qui, domani alle 17.30, si presenta la cartella «Mathematica» di Mimmo Paladino, una serie di sei incisioni donate dal critico Enzo Di Martino quale attestato di stima nei confronti della direttrice Clara Gelao che lascia l’incarico per raggiunti limiti di età. Con competenza e dedizione, dal 1991, Gelao ha esercitato un ruolo complesso, coniugando conservazione, promozione e divulgazione, traghettando l’istituzione barese nel desolante panorama espositivo cittadino, preoccupandosi di operare a tutto campo, sull’antico e sul contemporaneo.
Sarà lei a presentare l’ultima acquisizione, le incisioni di Paladino con sei auratiche figure che testimoniano un sapere antico, siglato in simbologie in grado di accoppiare le tradizionali iconografie dell’artista con rimandi a eloquenti allegorie della matematica. Su campi piatti, appena movimentati da un sottile tratteggio, si alternano forme geometriche, elementi naturali e quanto riconduce alla peculiarità stilistica della transavanguardia, ovvero ai suoi rimaneggiati prelievi dal passato. Nel caso di Paladino si scorgono echi della più geometrica tradizione rinascimentale negli ovali dei volti, metafore di una perfezione antropocentrica passata anche attraverso il metafisico tocco di De Chirico.
In Pinacoteca i visitatori troveranno anche «Ellissi 1/83» di Nicola Carrino (Taranto 1936 – Roma 2018), un’opera acquistata nel 1986 dall’allora amministrazione provinciale di Bari e ora riproposta nel percorso espositivo.
Nell’unico presidio pugliese del contemporaneo, operoso e con una stabile programmazione, la Fondazione Museo Pino Pascali di Polignano a Mare, continuano le celebrazioni di #Pascali50 (ossia del cinquantenario della scomparsa dell’artista) e per l’occasione si inaugura (domani ore 18.30) la mostra «Pino Pascali. Fotografie», a cura di Antonio Frugis e Roberto Lacarbonara. Si tratta di un repertorio di ottanta immagini del 1965 che inquadrano un aspetto del genio pascaliano alle prese con un medium utilizzato come diario visivo, sfruttato dall’artista in una duplice modalità: come materiale preparativo all’attività grafica per la Lodolofilm o già perfettamente autonomo e traducibile nella versione plastica delle sue installazioni. Troviamo un Pascali reporter tra Napoli, Capri e Ischia a caccia di amenità folkloristicamente pop e pertanto trasferibili nello spot-Carosello per la Cirio. È supportato da uno sguardo che si posa con antropologica finezza sugli stereotipi di una napoletanità, specchio di un’Italia già euforicamente preda del boom. Trasformazioni urbane, pratiche sociali in divenire, paesaggi marini che registrano nuove economie del mare, dalle barche agli immensi traghetti, condensate nelle polari cadenze di bianco/nero, si uniscono, in mostra, a materiali vari, stampe, riviste, poster cinematografici e video che tratteggiano lo spirito del tempo anche con il contributo di prestigiosi fotografi come Piergiorgio Branzi, René Burri, Henri Cartier-Bresson, Walker Evans, Nino Migliori, Federico Patellani.
In galleria, a Bari, segnaliamo, da Muratcentoventidue, la collettiva «Around Myself» (Parisa Ghaderi, Claudia Maina, Sissa Micheli, Muriel Montini, Margarida Paiva) che scava tra differenti gradienti di emozioni e sentimenti, tra memorie e vissuti, ritagliati da universi femminili culturalmente differenti ma linguisticamente omogenei nel ricorso al video e alla fotografia.