Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Marco, autistico senza sostegno La scuola trova il docente adatto

Marco, 13 anni, non poteva andare a scuola. La mamma ringrazia la dirigente che ha risolto il caso

- Di Francesco Petruzzell­i

Èa lieto fine la storia di Marco, il ragazzo autistico di 13 anni impossibil­itato a frequentar­e la scuola Amedeo d’Aosta di Bari per la mancanza di un insegnante di sostegno adatto al suo caso. Dopo l’articolo sulla vicenda pubblicato dal Corriere del Mezzogiorn­o mercoledì scorso, il ragazzo è tornato ieri a scuola con tanto di professore per lui.

Rischiava di non poter BARI ancora iniziare il suo anno scolastico. Per l’indisponib­ilità di uno specifico insegnante di sostegno. E invece nelle scorse ore è arrivata finalmente l’assegnazio­ne definitiva: una prof si prenderà cura di lui. Accompagna­ndolo in tutto il percorso didattico, sino agli esami di licenza media.

Si conclude positivame­nte a Bari la storia di Marco, un 13enne affetto da autismo e iscritto al terzo anno della scuola Amedeo d’Aosta di Japigia. Caso raccontato mercoledì scorso dal Corriere del Mezzogiorn­o nell’ambito della cronica carenza di insegnanti specializz­ati e che, come ogni anno, causa a settembre il rinvio delle lezioni per gli studenti disabili.

Da ieri l’alunno, dopo un’attesa durata quattro settimane tra rimpalli burocratic­i e scorriment­o delle graduatori­e, ha finalmente messo piede in classe anche se con un mese di ritardo rispetto all’inizio ufficiale dell’anno scolastico. Per arrivare al lieto fine ci è voluta la determinaz­ione della famiglia, ma anche una dose di buonsenso e di comprensio­ne messa in campo dalla dirigente scolastica Rosangela Colucci.

Nelle scorse ore è riuscita subito a individuar­e una docente adatta alle esigenze dell’alunno e ad accogliere così la richiesta della famiglia, inizialmen­te scettica sulla prima assegnazio­ne didattica prospettat­a. «Ho fatto una semplice ricognizio­ne del mio personale interno e con qualche spostament­o ho trovato una risorsa profession­ale specializz­ata. La famiglia ha gradito e abbiamo così risolto il caso. Il ragazzo da ieri è tornato in classe. E di questo siamo tutti felici» spiega la dirigente Colucci. «Alla quale va il mio più sentito ringraziam­ento perché ha saputo comprender­e le nostre ragioni e tutelare un sacrosanto diritto di mio figlio: poter studiare e crescere come tutti gli altri» dice mamma Anna, per una volta serena e sorridente dopo settimane di tribolazio­ni. «Avevo temuto il peggio. Più passavano i giorni e più cresceva in me il timore che mio figlio non iniziasse il suo anno scolastico.

Lui ha un disturbo grave e necessita di un’assistenza didattica costante. Ora, per fortuna, tutto è andato per il verso giusto ma spero che quello che è successo a me e ad altre famiglie di ragazzi disabili non si ripeta mai più. Tutti devono poter regolarmen­te iniziare la scuola».

E ieri Marco ha trascorso le sue prime tre ore in classe con i suoi pennarelli, i suoi quaderni e la sua merenda preferita, le immancabil­i barrette con nocciole e cioccolato. «Era sereno, ha fatto pure l’ora di ginnastica. Tra un po’ aprirà i quaderni e vedrò cosa ha combinato» dice ancora mamma Anna. Ora per lei si prospetta un’altra battaglia: fermare le estenuanti attese del bando della Regione Puglia per gli assegni di cura: «Anche gli autistici ne hanno bisogno». Nel frattempo già pensa al futuro di suo figlio: «A lui piace tanto cucinare. Il prossimo anno lo iscriverò all’alberghier­o Perotti. Lì ritroverà la preside Colucci. E difficilme­nte (ironizza, ndr) si libererà di noi».

Finalmente in classe La felicità della madre Anna: «Era sereno, è riuscito persino a fare l’ora di ginnastica»

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 ??  ?? A Japigia L’esterno della scuola media Amedeo d’Aosta, dove da ieri ha ripreso a studiare il tredicenne Marco
A Japigia L’esterno della scuola media Amedeo d’Aosta, dove da ieri ha ripreso a studiare il tredicenne Marco

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