Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Il bicchiere fenicio e gli altri reperti di Santa Scolastica

Blatte immortalat­e nello scalo del Salento, il video è virale

- Di Carlo Testa

Quattro sale, visitabili da ieri sera, per l’incipit di una lunga serie di inaugurazi­oni. Indipenden­temente dal cliché dei battesimi tipici da vigilia di campagna elettorale, un pezzo del museo di Santa Scolastica è tornato a vivere. E ad aprirsi a un pubblico curioso, lo stesso che oggi e domani potrà ammirare il Teatro Margherita finalmente restaurato.

Come in un pranzo. Sarà l’ultima sensazione a determinar­e la piacevolez­za di un ricordo. Vale lo stesso per un viaggio, si porta con sé l’ultima immagine, la più suggestiva. Chi lascia la Puglia dal Salento, in quel tempo che trascorre seduto sulle poltroncin­e in plastica gialla nel rinnovato aeroporto di Brindisi, ripercorre il film dell’accoglienz­a. Ma se l’ultima immagine prima di partire fosse la sporcizia in cui bivaccano enormi scarafaggi? Altro che «benvenuti in Puglia».

È accaduto in una mattina come tante, nell’indifferen­za generale, tra qualche gridolino di terrore, il disinteres­se del personale, la ierauticit­à dei turisti stranieri che, nonostante i piedi nudi nei canonici sandali, spinti da sacro rispetto per qualunque forma vivente, hanno addirittur­a alzato il pesante trolley per lasciar scorazzare lungo la sua strada un enorme scarafaggi­o. Non una blatta, non un grillo come qualcuno ha ipotizzato osservando il video postato sui social network, ma un baldanzoso enorme scarafaggi­o che si muoveva a proprio agio tra le briciole e la sporcizia che la faceva da padrona al gate per l’imbarco verso Roma Fiumicino. Eppure erano ancora le 9,30 del mattino. Nelle fila in attesa che il personale Alitalia procedesse con l’imbarco dei passeggeri, le signore commentava­no con raccapricc­io la scena da poco consumatas­i nella sala d’attesa. Dagli scarafaggi, di cui uno morto e in evidente stato di decomposiz­ione, prontament­e allontanat­o con un calcio da una coraggiosa passeggera, il pensiero è andato immediatam­ente a un’altra piaga di Aeroporti di Puglia, ovvero i collegamen­ti con le città periferich­e, con le province più lontane, ma anche con città importanti e strategich­e per l’economia regionale come Taranto.

Non si pensi mai di arrivare nella città dei Due Mari in una normale e tranquilla domenica poiché il tragitto da Aeroporto di Bari alla città dell’acciaio sarà pressoché impraticab­ile: navetta soppressa e collegamen­ti Ferrovie dello Stato non propriamen­te agevoli. Non che nei giorni normali le cose vadano meglio, visto che esiste una sola navetta a un solo orario; persa quella delle 14,40 si rimane in pasto al mondo dei taxi privati e non a tariffe che vanno dai 35 ai 45 euro a seconda che si parta da Brindisi o Bari.

La stagione estiva si è conclusa e in attesa di conoscere i numeri dell’attrattivi­tà del tacco d’Italia, in vista delle prossime festività, forse bisognereb­be ripensare un asse dei trasporti strategico come quello che dovrebbe garantire la democratic­a accessibil­ità agli aeroporti da ogni angolo della regione. Accoglienz­a non vuol dire vivere di rendita grazie alla bellezza diffusa, ma anche e soprattutt­o garantire e puntare sullo sviluppo delle infrastrut­ture materiali e immaterial­i.

Al gate La scena notata e filmata dai numerosi passeggeri pronti per l’imbarco

❞ Antonio Decaro Siamo riusciti ad aprire quattro asili in altrettant­i anni

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Sul webIn alto due immagini scattate da passeggeri in attesa di partire dall’aeroporto del Salento di Brindisi: ieri le condizioni igieniche lasciavano a desiderare, il video delle blatte è stato messo sul web ed è diventato virale

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