Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Inaugurato l’asilo Paola Labriola «Un’eroina dei nostri tempi»
È intitolato alla psichiatra uccisa. Il ricordo del sindaco Decaro
C’è la stanza con le pareti verdi, quella con le pareti gialle. Tanti giochini sparsi, insieme ai cuscinoni. Al piano terra anche una piccola zona notte: in quelle culle i piccoli potranno riposare. E fuori un cortile con le giostrine, già calpestato dai bimbi in avanscoperta che, con i genitori, sono sul luogo per osservare ciò che presto diventerà familiare. In via Celso Ulpiani l’asilo nido intitolato a Paola Labriola, la psichiatra barese uccisa da un paziente il 4 settembre del 2013, è finalmente realtà.
Cinque anni di attesa a causa delle lungaggini burocratiche. «Un lungo cammino» lo definisce Vito Calabrese, marito di Paola, che ieri insieme al sindaco, Antonio Decaro, e al rettore dell’Università degli studi di Bari, Antonio Felice Uricchio, ha tagliato il nastro. Particolarmente intenso il momento in cui l’assessore alle Politiche Giovanili Paola Romano ha letto a voce alta una frase del libro scritto da Vito Calabrese («ci sono persone, come l’assassino di Paola, che non possono attingere a nessun ricordo di amore e sicurezza») e le parole del marito sull’elaborazione del lutto.
Nella struttura di proprietà dell’Università, gestita dal Comune di Bari, saranno 24 i bambini ospitati, metà dei quali figli degli studenti e dei dipendenti dell’università barese. «Questo asilo è l’undicesimo nido della città di Bari – ha commentato il sindaco Antonio Decaro -. Siamo particolarmente soddisfatti - ha proseguito il primo cittadino - perché siamo riusciti ad aprirne quattro in altrettanti anni e in quartieri periferici come San Girolamo, Carbonara e Libertà, tenendoli aperti anche nel pomeriggio. Questo è un sostegno fondamentale - ha spiegato sempre il sindaco - per le giovani coppie e per le famiglie, che lavorano o che stanno cercando un lavoro. Sono contento anche del fatto che sia stato dedicato a Paola Labriola, un medico, una donna straordinaria, un’eroina dei nostri tempi che ha perso la vita mentre era al servizio della propria comunità», ha dichiarato Decaro.
Nella nuova struttura educativa saranno impegnati sei operatori nelle ore mattutine e tre nel pomeriggio.