Il bicchiere fenicio

La cerimonia, a Santa Scolastica, si è svolta alla presenza di un emozionato e tirato a lucido sindaco Antonio Decaro, del segretario regionale del Mibac Eugenia Vantaggiato, e di Luigi La Rocca, direttore della Soprintendenza archeologica delle Belle arti per la Città metropolitana di Bari. L’intervento di recupero è stato reso possibile grazie ai finanziamenti del Ministero per i beni e le attività culturali e della Regione Puglia. Ha preceduto, peraltro, di qualche mese la prossima apertura delle sezioni museali allestite con i reperti delle collezioni provinciali al pian terreno e al primo piano di Santa Scolastica.

L’itinerario inaugurato ieri sera comprende la mostra documentaria dedicata ai restauri e alla ricerca archeologica recente; l’esposizione di documenti del vecchio museo archeologico con arredi e reperti d’epoca; la sala che ricorda la vita del monastero con un ricco repertorio di ceramica da mensa rinascimentale, venuta alla luce al momento dei lavori; la sezione Archeologia di Bari con il bicchiere di vetro iro-fenicio di età imperiale romana proveniente dalla domus ritrovata in Strada Annunziata e con il corredo funerario rinvenuto dall’archeologo Michele Gervasio nel 1912, tra cui spicca il cratere geometrico peucezio del VI secolo avanti Cristo. Saranno anche fruibili i cortili del complesso monastico e l’area archeologica con alcune mura e alcune tombe.

«Quello che è cominciato stasera ha detto il sindaco Antonio Decaro – sarà per Bari un lungo weekend di arte e cultura. Oltre al museo di Santa Scolastica, nell’ambito delle Giornate di autunno del Fai riapriremo per due giorni il Teatro Margherita, dove intanto il cantiere è in fase di ultimazione. Inoltre domani, nell’ambito dell’iniziativa nazionale Famiglie al Museo, tutte le famiglie potranno accedere gratuitamente alle sale della Pinacoteca della Città metropolitana». Uno spettacolo di arte e bellezza cominciato ieri sera con l’inaugurazione di un piano del rinnovato e bel museo di Santa Scolastica.