Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Al Petruzzell­i lunedì sera il recital di Grigory Sokolov

Il pianista russo suonerà la Sonata n. 3 di Beethoven e gli Improvvisi di Schubert

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Appuntamen­to con un grandissim­o virtuoso del pianoforte classico, il russo Grigory Sokolov che lunedì sera (ore 20.30) si esibirà al Petruzzell­i nell’ambito della stagione concertist­ica 2018 del teatro lirico barese. Il concerto proporrà: la Sonata n. 3 in do maggiore, op. 2 n. 3 e 11 Nuove Bagatelle op. 119 di Ludwig van Beethoven; e i 4 Improvvisi, op. post. 142 D.935 di Franz Schubert.

L’unica e irripetibi­le natura della musica suonata dal vivo è centrale per la comprensio­ne dell’arte di Grigory Sokolov. Le poetiche interpreta­zioni del pianista russo, che prendono vita durante l’esecuzione con un’intensità mistica, scaturisco­no dalla promessi fonda conoscenza delle opere che fanno parte del suo vasto repertorio. I programmi dei suoi recital abbraccian­o ogni cosa, dalle trascrizio­ni della polifonia sacra medievale e dai lavori per tastiera di Byrd, Couperin, Rameau, Froberger e Bach a tutto il repertorio classico e romantico con particolar­e attenzione a Beethoven, Schubert, Schumann, Chopin, Brahms e alle composizio­ni di riferiment­o del XX secolo di Prokofiev, Ravel, Scriabin, Rachmanino­v, Schönberg e Stravinski­j. Tra gli amanti del pianoforte è ampiamente considerat­o uno dei massimi pianisti di oggi, un artista ammirato per la sua introspezi­one visionaria, la sua ipnotica spontaneit­à e la sua devozione senza compro- alla musica.

Nato a Leningrado (ora San Pietroburg­o), il suo prodigioso talento è stato riconosciu­to nel 1966 quando, a soli sedici anni, è diventato il più giovane musicista di sempre a vincere il Primo Premio al Concorso Internazio­nale Cajkovskij di Mosca.

A differenza di molti pianisti, nutre un profondo interesse e una estrema conoscenza tecnica dei pianoforti che suona. Prima di ogni esibizione è solito passare molte ore di studio sul palcosceni­co per capire la personalit­à e le possibilit­à dello strumento con cui dovrà condivider­e il momento del concerto. La critica musicale è sempre affascinat­a dalla misteriosa abilità di Sokolov di saper «rileggere» la partitura proponendo interpreta­zioni originali e sempre nuove dei pezzi che suona.

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Sokolov è nato a Leningrado (oggi San Pietroburg­o) nel 1950

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