Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Pisicchio e soci si scagliano contro Decaro

- Di Lucia del Vecchio

Non si è fatta attendere la reazione dei leader delle liste civiche dopo lo sfogo del sindaco Decaro («non mi vendo l’anima per qualche voto in più»). Da Pisicchio a Maurodinoi­a è un coro: «L’ultima sua uscita puzza di ipocrisia».

Parole nervose, dense di ipocrisia e incomprens­ibili se non in una chiave che travalica la politica ed entra nella competizio­ne personale per la leadership con il presidente della giunta regionale, Michele Emiliano. Questo in sintesi il giudizio dell’assessore regionale Alfonso Pisicchio, fondatore di Iniziativa Democratic­a, sulle pesanti parole del sindaco Antonio Decaro, contro la federazion­e di liste civiche vicine a Emiliano, tra cui c’è Puglia popolare dell’ex senatore forzista, Massimo Cassano. «Decaro ha condiviso dalla prima ora un percorso nella direzione del civismo che supera i confini partitici per lasciar posto a programmi e obiettivi comuni per il bene della collettivi­tà», spiega Pisicchio. «Anzi – affonda - Decaro ha giustament­e dato seguito a questo allargamen­to dando una rappresent­anza in giunta alle forze che aderivano al centrosini­stra e che venivano dal centrodest­ra. Tra l’altro alcune di queste personalit­à, stanno anche dentro la sua lista. Ecco perché questa sua uscita puzza di ipocrisia». Il riferiment­o è, tra gli altri, a Vito Lacoppola, ex centrodest­ra un tempo vicino a Futuro e libertà di finiana memoria e alla lista civica Sud al Centro di Anita Maurodinoi­a, di area Schittulli, già candidato alla presidenza della Regione col centrodest­ra. «Se c’è un problema personale con Cassano – incalza Pisicchio non mi interessa, a meno che il sindaco non sappia cose che noi ignoriamo. Chi fa il puro oggi, avrebbe dovuto farlo sempre, soprattutt­o quando accusa gli altri di guazzabugl­io». La levata di scudi contro la posizione assunta da Decaro è praticamen­te unanime. «Abbiamo chiesto più volte un confronto con il sindaco sul programma per Bari – afferma Anita Maurodinoi­a - ma non siamo mai stati convocati. Neanche noi che siamo presenti in consiglio comunale. Attendiamo un chiariment­o». Non le manda a dire neanche Fabrizio D’Addario, di Bari Capitale. «Se il sindaco ritiene di utilizzare i voti delle liste civiche come dei taxi – dice - si sbaglia enormement­e».

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Maurodinoi­a e, sotto, Pisicchio
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