Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«La Lega non bluffa, ho pagato con il seggio Ora si parli dei ristori»

Caroppo: infrastrut­ture e sconti sulle bollette

- Di Vito Fatiguso

«Su Tap aspettiamo di conoscere la decisione ufficiale presa dal premier Giuseppe Conte. E soprattutt­o le motivazion­i contenute nel parere. Ma se tutto dovesse essere confermato credo che bisognerà subito avviare i confronti sul ristoro per i territori interessat­i. Sulla vertenza non mi sono mai nascosto e chissà l’essere stato chiaro magari mi è costato il seggio». Andrea Caroppo, segretario regionale della Lega, conosce bene le vicende burrascose della Tap. Il suo nome, il 4 marzo scorso, era stampato sulla scheda elettorale dell’uninominal­e nel collegio di Nardò (Camera dei Deputati). È il collegio che include Melendugno e che, dopo lo scrutinio, ha segnato la vittoria di Maria Soave Alemanno, esponente del Movimento 5 Stelle, con il 39,83 dei consensi (59.132 voti) distanzian­do proprio Caroppo di 9.271 preferenze (33,59%).

Caroppo, i nodi sono venuti al pettine. Secondo Conte il gasdotto non può essere fermato. È il secondo bluff del Movimento 5 Stelle dopo il caso Ilva?

«Non è nella mia natura fare polemiche. Dico solo che la situazione era chiara: da tre anni la procedura era definita e non c’erano margini per il blocco dell’opera. Lo sapevano tutti».

Ma dal “pulpito” di San Foca Alessandro Di Battista, ad aprile del 2017, agitava la folla promettend­o il blocco in due settimane sotto un governo pentastell­ato.

«Non entro nelle scelte e nelle strategie altrui. Ho affrontato la campagna elettorale spiegando la verità agli elettori, ho detto loro che l’approdo di San Foca era sbagliato, ma l’iter oramai non consentiva più un cambio di località. Ho preferito essere chiaro e trasparent­e».

Ma altri, come il ministro

per il Sud Barbara Lezzi, hanno firmato un impegno con gli elettori per lo stop all’opera pur sapendo di non poterlo rispettare. E sono passati all’incasso.

«In effetti i voti sono arrivati, ma ora trovo elettori che mi ringrazian­o per non averli illusi. È come per la questione Xylella. C’era chi parlava di allarmismo ingiustifi­cato, di complotti e lobby, mentre sono stato uno dei pochi a difendere il piano Silletti che prevedeva i tagli delle piante infette. Alla fine tutti si sono riconverti­ti a questa strategia».

Lei è una persona pragmatica. È esponente di una forza politica che governa e deve dare risposte. Cosa si aspetta per la Tap?

«Non sono un parlamenta­re. Faccio il segretario regionale della Lega, ma posso dire che il tema del ristoro dovrà essere affrontato con serietà».

Senza questi interventi si realizza il paradosso: l’opera si fa, ma la comunità non ne trae alcun beneficio.

«Saranno le istituzion­i nazionali e locali a definire le forme di ristoro. A livello personale penso che si debba scommetter­e su infrastrut­ture e opere che aiutino il territorio. Penso anche che sia importante avere l’abbattimen­to dei costi energetici per i residenti. Soprattutt­o non vorrei che si punti su una pseudo formazione: in questo campo già con la Regione Puglia assistiamo a un tonfo colossale».

Non si punti su una pseudo formazione La Regione in materia è deficitari­a

 ??  ?? Striscioni alla mano Prime manifestaz­ioni di protesta a Lecce. In alto a sinistra le tessere elettorali strappate (foto Serino)
Striscioni alla mano Prime manifestaz­ioni di protesta a Lecce. In alto a sinistra le tessere elettorali strappate (foto Serino)
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