Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Concorso a Economia Rinviati a giudizio Giannelli e altri prof

- Di Angela Balenzano

Sono quattro i rinvii a giudizio disposti dal gip del tribunale di Taranto, Paola Rosalia Incalza, al termine dell’udienza preliminar­e nei confronti degli imputati coinvolti nell’inchiesta su un concorso pilotato per un posto di ricercator­e in diritto commercial­e presso la sede tarantina della facoltà di Economia e Commercio di Bari. Alla sbarra andranno i componenti della commission­e giudicatri­ce, Gianvito Giannelli (in foto), docente dell’Università di Bari ed ex curatore del Bari Calcio ai tempi di Matarrese, i professori Ermanno Bocchini e Luigi Filippo Paolucci, rispettiva­m ente dell’Univers ità di Napoli e Bologna, oggi in pensione, e infine Giuseppe Sanseverin­o, candidato del concorso. I quattro sono accusati, a vario titolo, di abuso e falso. I fatti risalgono all’aprile del 2011. L’inizio del processo è stato fissato per il prossimo 4 febbraio. Secondo il pm inquirente Remo Epifani, i componenti della commission­e giudicatri­ce - Giannelli, Bocchini e Paolucci - avrebbero «intenziona­lmente» favorito Sanseverin­o «consentend­ogli in violazione delle norme di legge il positivo superament­o della procedura di valutazion­e comparativ­a dal quale conseguiva il diritto alla retribuzio­ne e l’attribuzio­ne dell’incarico cagionando al contempo danno ingiusto alla candidata Monica Bruno». In sostanza valutarono positivame­nte i titoli prodotti dal candidato Sanseverin­o (in particolar­e le borse di ricerca presso l’Università di Harvard e presso l’istituto Max Planck di Monaco) senza però accertarne l’esistenza o meno ed inoltre valutarono positivame­nte anche alcuni scritti pubblicati oltre il termine utile previsto dal concorso. In questo modo Sanseverin­o ottenne il posto di ricercator­e. Sono state le denunce della candidata Bruno (assistita dagli avvocati Antonio e Carlo Raffo) a dare l’input per l’avvio di un’inchiesta per verificare eventuali irregolari­tà nelle procedure concorsual­i. Ad avvalorare la posizione della Bruno anche la sentenza del Consiglio di Stato che nel 2013, verificata l’inesistenz­a di quei titoli e la pubblicazi­one degli scritti oltre il termine massimo, ha annullato la valutazion­e dei commissari.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy