Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Al San Nicola il Bari riceve il Locri Per Cornacchin­i c’è solo un risultato

- Pasquale Caputi

Come si affronta lo scontro diretto con il Locri? Arrabbiati. E con un Ciccio Brienza in più. Oggi il Bari sfiderà al San Nicola la seconda della classe, distante un solo punto. E Cornacchin­i, allenatore dei biancoross­i, è stato chiaro. «Dobbiamo assolutame­nte vincere – ha detto – e far vedere di che pasta siamo fatti. Abbiamo cambiato i carichi di lavoro, curato l’intensità e stuzzicato qualcosa. Sono contento di come sia andata la settimana. Ora sarà il campo a parlare». Bando alle ciance allora, è tempo di dimostrare di essere davvero l’«ammazza campionato». Un po’ come sembrava essere all’inizio, prima che si spegnesse qualcosa. Due punti nelle ultime due partite sono troppo pochi per questo Bari, e non stupisce che qualcuno abbia iniziato a rumoreggia­re.

«Le pressioni? Sono sempre positive – ha proseguito –. Chi le soffre non è da Bari». Parole chiare, come quelle proferite su Brienza, finito al centro dell’attenzione per un impiego part time che a molti non va a genio. «Ma io non sono matto – ha detto a riguardo – e so che Brienza è il giocatore più forte della D. Dipendesse da me, lo farei giocare anche a mezza gamba». Il concetto è lo stesso ripetuto nei giorni scorsi: è stato «Ciccio» a dire di non sentirsi pronto dopo un periodo di stop, l’allenatore ha ascoltato e l’ha fatto scendere in campo solo per uno spezzone di gara. Ora è il momento di lanciarlo nella mischia dall’inizio.

In campo ci sarà sicurament­e Turi a destra della difesa, dopo i problemi accusati da Aloisi. Per il resto potrebbero vedersi Floriano e Neglia, Bolzoni e Mattera (al posto probabilme­nte di Cacioli). Un Bari a trazione anteriore per riprendere il filo del discorso. Che quest’anno vuol dire sempliceme­nte vittoria. Anche contro una squadra entusiasta e volenteros­a, frizzante e incisiva come il Locri.

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Brienza«Non sono matto, so che Brienza è il giocatore più forte della D». Cornacchin­i spiega di averlo fatto giocare poco perché non era ancora pronto. Oggi dovrebbe essere in campo del primo minuto

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