Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Sanità in Puglia, Forte ora all’attacco «Meno sale d’attesa Si pensi ai servizi»
Un incontro che avrà al centro del dibattito il cosiddetto «invecchiamento attivo». Ovvero il complesso delle politiche da mettere in campo per fa sì che si possa vivere più a lungo e meglio. Ma anche il miglioramento della sanità e di tutti quei servizi di prossimità che aiutano i pensionati di tutti i giorni. Dall’8 al 9 novembre prossimi lo Spi della Cgil (sindacato dei pensionati) terrà il congresso regionale per il rinnovo dei vertici. A guidare la categoria è Gianni Forte che sarà riconfermato per i prossimi quattro anni. Tarantino ed ex segretario generale della Cgil Puglia, Forte è pronto a lanciare le richieste che arrivano dagli iscritti e che interessano una fascia di popolazione sempre più nutrita e bisognosa di risposte.
Forte, in Italia si vive di più. Di cosa c’è bisogno ancora?
«È vero. Si vive di più, ma spesso la qualità della vita non è al centro delle politiche pubbliche. Per questo stiamo andando avanti con la raccolta di firme per il referendum d’iniziativa popolare sull’invecchiamento attivo».
Di cosa si tratta?
«Il benessere di una nazione deve riguardare tutte le fasce di popolazione. In Italia ci sono ancora differenze elevate tra Nord e Sud. E questo gap colpisce maggiormente la terza età. Il Mezzogiorno deve tornare al centro del dibattito politico. Bisogna avviare misure concrete che consentano di agire su prevenzione e diagnosi delle malattie, sulla corretta alimentazione sui servizi di mobilità. Va bene l’aumento delle pensioni minime e l’avvio del reddito di dignità, ma al governo va detto che queste iniziative non devono essere slegate fra di loro. Non abbiamo bisogno di nuovo e infruttuoso assistenzialismo».
In tema di sanità, come vede la situazione in Puglia?
«Leggo di un famigerato piano della Regione per abbellire le sale d’attesa degli ospedali. Mi sembra un’assurdità: chi va in un pronto soccorso spera di essere assistito al più presto e non pensa di restarci lì per ore. Bisognerebbe garantire servizi efficienti. Su questo siamo ancora distanti e noi ci faremo sentire».
Antonio Decaro Da lì dentro non andrà via nessuno Siamo al lavoro per trovare l’iter più adatto
In Italia si vive di più ma bisogna lavorare per nuovi servizi Al Sud condizioni critiche