Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Carta dei mieli con il caffè
Nell’abbinamento con il caffè le cose si complicano perché la complessità della bevanda, che contiene molte variabili, a cominciare dall’origine, e per continuare con la tostatura, macinatura e abilità dell’operatore, si unisce alla varietà dei mieli disponibili per territorio: due paesaggi che si incontrano. Tendenzialmente le miscele da bar sono prevalentemente composte da Arabica e una più piccola percentuale di Robusta nel nord Italia, mentre le proporzioni s’invertono nell’Italia del sud. Tenendo conto di queste considerazioni, un miele di Sulla può andare bene con una presenza maggiore di Arabica perché le sensazioni aromatiche complesse e la caratteristica acidità si armonizzano bene con il richiamo ad una mandorla fresca. Con una prevalenza di Robusta può essere interessante un miele di Acacia che con il suo dolce intenso può bilanciare l’alto amaro che caratterizza la varietà. Per fare una vera carta dei mieli è necessario saper assaggiare il caffè e se si è intenzionati a perseguire questa strada sarà bene coordinarsi con uno specialista in analisi sensoriale di questa bevanda.