Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Il centrodestra non aspetta più, primarie a febbraio
Strappo di Lega, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia. Forse si vota il 10 febbraio
La coalizione di centrodestra ha deciso di rompere gli indugi e ha scelto di procedere con le primarie per le prossime elezioni amministrative di Bari e Foggia. Assente Forza Italia, anche se non è escluso un ripensamento dei forzisti. Per il momento andranno alle urne delle primarie Fratelli d’Italia, Lega e Noi con l’Italia. L’election day potrebbe essere il 10 febbraio. Per ora in campo ci sono Fabio Romito (Lega), Filippo Melchiorre (FdI), Davide Bellomo (NcI) e Giuseppe Carrieri (Impegno civile).
L’ election day per individuare i candidati sindaci del centrodestra per le amministrative di Bari e Foggia del 2019 potrebbe essere il 10 febbraio. Primarie, senza se e senza ma, il percorso è irreversibile. Forza Italia se ne faccia una ragione, non si aspetta più Godot. Parola di Lega, Fratelli d’Italia e Noi con l’Italia che ieri, con una fuga in avanti rispetto alle volontà dell’alleato azzurro, o una «strambata», come è stata definita, per la verità ampiamente annunciata, hanno sciolto gli ormeggi. La navigazione in mare aperto comincia con la decisione di dare vita a un tavolo tecnico, entro la metà di dicembre, per stabilire le modalità e le regole di uno strumento che il centrodestra usa per la prima volta a Bari, ma ha sperimentato con successo a Lecce e non solo.
Il tempo per Forza Italia, convitato di pietra della conferenza stampa, da sempre contrario alle primarie, però non è scaduto. Le candidature a sindaco non saranno ufficializzate prima della metà di gennaio. Anche se per Bari restano in campo le attuali: Fabio Romito (Lega), Filippo Melchiorre (FdI), Davide Bellomo (NcI) e Giuseppe Carrieri (Impegno civile). Il sindaco uscente di Foggia, Franco Landella, è invitato a partecipare alle primarie. Fino ad allora, la triplice si augura che i berlusconiani addivengano a più miti consigli.
Per il momento, Forza Italia abbozza. «Stiamo lavorando per un centrodestra unito», è il commento laconico del coordinatore regionale, Mauro D’Attis che qualche giorno fa, dalle pagine del Corriere, aveva trasferito al dopo Epifania la chiusura del cerchio, insistendo sul candidato unico e condiviso. Negli ultimi giorni era circolata la voce insistente di una proposta di candidatura avanzata all’ex democristiano Marcello Vernola, ex presidente della Provincia di Bari con la Margherita, ex eurode- putato con Forza Italia e di professione avvocato e docente universitario, casa a Roma e figlio d’arte: il padre, Nicola, è stato sindaco di Bari. Una proposta liquidata dagli alleati di centrodestra come «voce messa in giro per perdere tempo. Il faro sono le primarie. Devono scegliere i cittadini dal basso», e giudicata irricevibile anche da una parte di Forza Italia. Fatto sta che l’arrivo alla conferenza stampa di ieri non è stato indolore per i forzisti.
I retroscena raccontano dei vertici locali impegnati anche a livello romano a scongiurare l’annuncio dei tre alleati. Resta in completo silenzio uno di loro, il coordinatore provinciale Francesco Paolo Sisto che più di tutti aveva contrastato l’ex coordinatore regionale, Gino Vitali, spodestato a favore di D’Attis e del vice, Dario Damiani. Vitali ha suscitato un vespaio dichiarando al Corriere che «così andremo a sbattere. Le scelte che si stanno facendo sono sbagliate». L’ex coordinatore azzurro aveva tentato di far restare a casa l’ex senatore forzista Massimo Cassano, che con la sua Puglia popolare ha poi traslocato in casa del presidente Michele Emiliano e, nel contempo, in assenza di un candidato condiviso, avrebbe traghettato il partito verso le primarie. Il coordinatore della Lega, Andrea Caroppo, dal canto suo, non commenta la resa dei conti in casa forzista, ma rimarca: «Abbiamo dato grande prova di responsabilità in questi mesi. A chi dice che le primarie non sono nel dna del centrodestra – sottolinea Caroppo – ricordo che le abbiamo celebrate con successo in cinque occasioni, a Brindisi, Lecce, Terlizzi, Trani e Putignano. Per il resto siamo convinti che il centrodestra unito vince. Non c’è rottura con chi oggi non è presente. Quindi mi auguro che Forza Italia risolva quanto prima le sue divergenze interne e sia della partita».
Insomma, arroccati sul Fortino Sant’Antonio a Bari – dove hanno tenuto la conferenza stampa – ma aperti al contributo di tutti coloro che vorranno apportare idee e passione per «espugnare la città e liberarla dalla pessima amministrazione del centrosinistra targato Decaro».
Andrea Caroppo
«Le primarie le abbiamo già fatte a Brindisi, Lecce, Trani. Spero che anche FI sia della partita»