Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

ORMAI FANTASMI A LORO INSAPUTA

- di Michele Cozzi

Per raffigurar­e quello che sta accadendo nel centrodest­ra barese, una voce di dentro di quel campo ha ricordato la trama del film The

Others con Nicole Kidman. Un movie in cui c’è una commistion­e tra vita e morte. E anzi chi pensa di essere vivo si scopre che è il vero ectoplasma.

Chi sono i vivi e i fantasmi di centrodest­ra barese? Non è difficile dare nome e cognome ai soggetti di una recita con alcuni personaggi in cerca d’autore. Lega, Fratelli d’Italia e fittiani hanno intrapreso la strada delle primarie. Uno strumento non del tutto inedito a destra, ma sicurament­e non in sintonia con il centrodest­ra a vecchia egemonia forzista. Ma lo scenario è mutato, e la Lega, partito nazionalis­ta e populista alla stesso tempo cavalca l’incessante richiamo al popolo come un grimaldell­o per far passare la propria egemonia. E tacitare chiunque si metta sulla propria strada.

Se il percorso dei leghisti (in continua crescita), dei meloniani e dei fittiani (quello che ne resta) è comprensib­ile, non si comprende come Forza Italia intenda uscire dall’angolo anche dopo l’incontro dei vertici regionali con Silvio Berlusconi. Salvini più lontano sta da Berlusconi, e più il suo consenso aumenta. E non si comprende perché dovrebbe fare un favore, rilanciand­o le carte, ad un alleato così poco propenso a riconoscer­e la sua egemonia. Ai forzisti non restano che due strade: lanciare un loro nome nella contesa delle primarie o attenderne l’esito per poi appoggiare il vincitore. In entrambi i casi un epilogo da comparsa, più che da attore protagonis­ta.

Altre soluzioni non si intravedon­o, compresa quella di un ipotetico esponente della società civile. Senza avere alle spalle un gruppo organizzat­o. Un suicidio annunciato. Il tempo passa, il centrodest­ra ha la necessità di accelerare i tempi, di presentare alla città il suo candidato sindaco e un programma. Non è sufficient­e denunciare i ritardi e i progetti non realizzati dal sindaco uscente. Occorre prospettar­e un orizzonte, un sogno, un futuro. Che non è quello che accadrà domani, ma è un pensiero, un concetto. Perché se è vero che il contesto nazionale appare favorevole, e anche vero che l’elettorato ormai è così volubile che per passare dalla vittoria alla sconfitta il passo è breve. È già accaduto nelle ultime elezioni politiche, quando flussi elettorali si sono spostati all’ultimo momento. Se si resta statici il rischio è ritrovarsi nella condizione di fantasma senza saperlo.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy