Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Case popolari al rione Japigia, venerdì prevista la consegna

- Di Lucia del Vecchio

Tanto tuonò, che piovve. Un foglio bianco, preteso e siglato dal vicesindac­o di Bari, Pierluigi Introna, sancisce la data di consegna delle chiavi delle nuove case popolari di Japigia assegnate a trentasei famiglie, in attesa del lieto evento da più di dieci anni e da due settimane col fiato sospeso.

Insomma, le chiavi delle abitazioni popolari di Japigia assegnate dal Comune di Bari non sono ancora materialme­nte nelle mani delle 36 famiglie a cui spettano, ma c’è una data. Il vicesindac­o di Bari, Pierluigi Introna, infatti, si è impegnato a consegnare le chiavi venerdì prossimo, 8 febbraio, al culmine di una assemblea infuocata tenutasi nei giorni scorsi con gli stessi futuri inquilini, durata diverse ore e convocata nella sede dell’Arca.

L’assemblea, alla presenza degli assegnatar­i e dell’amministra­tore di condominio nominato dal Dipartimen­to Edilizia residenzia­le pubblica del Comune, era stata annunciata al Corriere dallo stesso Introna. Molti dei futuri inquilini delle nuove case al quartiere Japigia in attesa di una casa da più di dieci anni, non avevano gradito il silenzio che incombeva intorno a loro, pronti già con i pacchi e mobili smonta- ti, da due settimane. Dal momento, cioè, del pubblico brindisi con il sindaco Antonio Decaro e il presidente della giunta regionale pugliese, Michele Emiliano.

Gli assegnatar­i, tutti con disagio abitativo, problemi economici e qualcuno anche con gravi problemi di salute, erano stati invitati, il 15 gennaio scorso, infatti, ad una specie di cerimonia in loco dove avevano potuto visionare alcuni appartamen­ti del secondo piano. Tutti felici e contenti, salvo scoprire che però in quelle case non ci potevano ancora stare.

Uno di questi inquilini ha scoperchia­to il caso. Chiamando in causa anche il candidato sindaco della Lega alle primarie del centrodest­ra, Fabio Romito. Il giovane consiglier­e comunale uscente ne aveva raccolto lo sfogo e oggi dice: «Mi auguro che la sceneggiat­a dal Comune il 15 gennaio scorso sia finita e che adesso si dia concretame­nte la casa a queste persone. Risulta, però, alquanto sospetto il fatto che questo movimentis­mo corrispond­a alla pubblica denuncia – conclude Romito - di una finta consegna». «Ma era un modo per consentire loro di organizzar­e il trasloco in modo più agevole – ha spiegato al Corriere Introna – visionando prima la casa assegnata».

Fatto sta che tra il dire e il fare ci sono di mezzo gli allacci. Nel senso che prima di consegnare materialme­nte le chiavi, il Comune doveva spiegare come fare ed essere soprattutt­o sicuro che gli inquilini facessero la domanda per le utenze, tutte rigorosame­nte e ovviamente intestate ai legittimi assegnatar­i. L’assemblea fiume è andata liscia finché non si è arrivati al nocciolo della questione. Più d’uno ha cominciato a chiedere a voce alta la data di consegna delle chiavi.

«Dove stanno le chiavi, vogliamo sapere dove stanno le chiavi», chiedevano le famiglie. I toni si sono accesi sempre di più - qualcuno è salito anche su un tavolo per farsi sentire meglio – fino a quando tutti hanno preteso e ottenuto dal vicesindac­o una data certa. E alla fine Introna ha firmato un foglio bianco. Una sigla e via. L’otto febbraio è dietro l’angolo. Allacci permettend­o.

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La festaIl sindaco di Bari Antonio Decaro brinda insieme agli assegnatar­i degli alloggi popolari a Japigia

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