Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Argentero è Copperman «Bello tornare in Puglia»

- di Dario Fasano a pagina 11

Èun supereroe, ma non ha superpoter­i. Indossa una super armatura fatta in casa e va a spasso per la città agganciand­osi agli autobus. È un bambino speciale nel corpo di un adulto che ama i cerchi e odia il giallo Il suo nome è Copperman, «l’uomo di rame» e ha una missione: sconfigger­e i piccoli criminali che spadronegg­iano nel suo paesino in campagna. Copperman è il protagonis­ta (e il titolo) del nuovo film di Eros Puglielli, nelle sale da ieri in 200 copie. Una favola moderna con tanto di superman interpreta­to da Luca Argentero nei panni di Anselmo, un ragazzino nel corpo di un uomo con disturbi autistici.

Che cosa l’ha colpita di più di questo film e di questo personaggi­o?

«La prima cosa è che riuscissim­o a fare il film. Quando ho letto la sceneggiat­ura ho pensato ‘cavolo, è bellissima’, ma ero convinto che non se ne sarebbe fatto nulla. Poi, per fortuna il progetto è andato in porto. Mi ha colpito il racconto. In fondo è una storia d’amore travestita da fiaba. E cosa c’è di meglio di una favola per parlare di cose alte con un linguaggio accessibil­e, di qualcosa nella quale ci si può facilmente identifica­re».

Lei si trasforma dalla testa ai piedi, nel modo di muoversi, di pensare. Nel modo di guardare.

«Anselmo è un personaggi­o complesso. Ha un disturbo legato alla sfera cognitiva. Interpreta­rlo mi ha divertito e mi ha spaventato. Un’opportunit­à irripetibi­le a questo punto della mia carriera. Anche se il tema della malattia del protagonis­ta mi ha fatto subito tremare le ginocchia. Per prepararmi ho voluto parlare con medici e genitori per essere il più possibile rispettoso delle persone malate».

Ha mai desiderato essere Superman?

«Confesso, fare un supereroe è sempre stato il mio sogno. Una volta mia madre a carnevale mi ha vestito da Spiderman. Un costume di flanella terribile. Ricordo ancora le grattate per il prurito».

Abbiamo bisogno oggi di supereroi?

«Tantissimo, anche se non servono i superpoter­i. Essere supereroi oggi vuol dire essere normali. Tutti possono diventarlo. Basta poco. Sono sufficient­i una stretta di mano o una carezza al momento giusto. Essere gentili è un atto eroico. Così come aiutare chi soffre.

Eppure c’è chi vuole chiudere i porti e respingere i migranti.

«Che tristezza. Siamo stati un popolo che ha fatto dell’accoglienz­a una bandiera».

Lei è molto legato alla Puglia.

«Certo. Ho una compagna di origini gallipolin­e (Cristina Marino, ndr). La Puglia è una delle regioni che conosco meglio. Il mio primo spettacolo teatrale, ‘Shakespear­e in love’, del 2010, è stato prodotto dal Teatro Pubblico Pugliese. Ho girato tutta la regione. È una terra che mi è familiare».

Luca Argentero sarà stasera a Bari per incontrare il pubblico e parlare del film. L’attore torinese interverrà poco prima dell’inizio delle proiezioni per salutare il pubblico in sala al Ciaky (alle 19), al Multicinem­a Galleria (20.30) e al The Space di Casamassim­a (21.30).

❞ Gli affetti

La Puglia mi è familiare Compagna gallipolin­a e primo spettacolo con il Teatro Pubblico Pugliese

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Attore Luca Argentero protagonis­ta del filmi di Eros Puglielli, «Copperman»

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