Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

«Io, pestata da coetanee» Emergenza bulle a Foggia

- Di Luca Pernice

La Puglia è la seconda regione in Italia per ragazzi vittime di bullismo. Ma, soprattutt­o a Foggia, c’è una particolar­ità: il bullismo è al femminile. Come racconta una ragazzina pestata da un gruppo di coetanee nel centro della città.

La Puglia al secondo posto, dietro la Campania, per episodi di bullismo. È quanto emerge dai dati resi noti dai Rav, i Rapporti di autovaluta­zione compilati dagli istituti scolastici e pubblicati sul portale del Miur «Scuola in chiaro» relativi agli anni 2016-2017. E mentre in tutta la regione ieri, in occasione della giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbulli­smo, si sono svolte iniziative a contrasto del fenomeno, a Foggia i bulli continuano a imperversa­re. Particolar­mente preoccupan­te gli episodi di aggression­i, verbali e fisiche, da parte di un gruppo di ragazzine che – da qualche giorno secondo alcune denunce di genitori – avvicinano e minacciano alcune coetanee nell’Isola pedonale del capoluogo dauno.

«Stavo passeggian­do con un mio amico. Una di queste ragazzine, che aveva un braccio ingessato, mi ha sgambettat­a». Così racconta una undicenne di Foggia, vittima del «branco».

Cosa è accaduto sabato pomeriggio dopo lo sgambetto?

«Le ho detto di stare più attenta la prossima volta e lei mi ha dato uno schiaffo in faccia, dicendo che non dovevo rimprovera­rla. Poi ha dato un calcio in bocca ad un mio amico che aveva tentato di proteggerm­i».

Chi ha dato il calcio al tuo amico?

«Una ragazzina che aveva un braccio ingessato che era insieme ad altre due amiche».

Quanti anni avevano? «Non lo so ma credo che avessero la nostra stessa età. Undici, tredici anni, forse un po’ più grandi. Hanno anche iniziato a dirci delle parole in dialetto. Erano in tre, anche se la ragazzina con il gesso sembrava il capo».

Hai avuto paura?

«Si, in quel momento ho avuto paura. E anche tanta. Non sapevo cosa fare. A me non piace la violenza e noi non le stavamo dando alcun fastidio. Non stavamo facendo nulla di male».

A che ora è accaduto? «Non era tardi. Potevano essere le sette di sera e la zona di piazza Giordano era illuminata e c’era anche qualche altra persona che passeggiav­a. Ma non era tardi».

Non c’era nessun altro con voi?

Classifica La Puglia è al secondo posto per episodi di bullismo

Bersagli Vittime soprattutt­o ragazzine senza i genitori

❞ Erano in tre dovevano avere la nostra età Ho avuto tanta paura

«No. Eravamo io e il mio amico. Poi ci hanno raggiunto gli altri e quando sono arrivati le ragazzine sono andati via». Perché vi hanno aggredito?

«Non lo so. Noi stavamo camminando per i fatti nostri e come ho già detto non stavamo dando alcun fastidio. Forse avevano solo voglia di litigare con qualcuno. Il giorno successivo le stesse ragazzine hanno anche aggredito, ma questa volta solo verbalment­e, anche mia cugina e un altro mio amico. Forse sono persone a cui piace litigare. Sabato pomeriggio volevano fare una rissa e hanno incontrato noi».

Hai paura di tornare in quello stesso luogo da sola?

«Si. Anche perché temo che mi possano riconoscer­e e mi possano aggredire di nuovo».

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