Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Cinema e nomine Nuovo statuto ma senza Vaccari
Il nuovo statuto azzera il vincolo dei due mandati nel cda. Soci tenuti all’oscuro delle modifiche
«Sono assorto dalla gestione dell’orchestra sinfonica di Lecce e del Salento». Così Giandomenico Vaccari, che veniva dato in pole per ricoprire il ruolo di presidente dell’Apulia Film Commission. La Fondazione ha attivato le procedure per rivedere lo statuto.
«Questa indicazione non c’è perché sono profondamente assorto dalla gestione dell’orchestra sinfonica di Lecce e del Salento. Sono stato felice di aver fatto parte del Consiglio d’amministrazione, a titolo gratuito, per due mandati prima in qualità di consigliere, poi di vice presidente». Così Giandomenico Vaccari, ex soprintendente della Fondazione Petruzzelli del «team» di Michele Emiliano, che da qualche settimana è indicato in pole per ricoprire il ruolo di presidente dell’Apulia Film Commission. Il mandato del presidente uscente, Maurizio Sciarra, si è concluso, ma non è prevista una sua riconferma (avrebbe potuto svolgere un secondo mandato di quattro anni).
Il nome di Vaccari, oltre ad aver invaso i corridoi dell’Apulia Film Commission, è stato associato anche a un passaggio procedurale alquanto evidente. Se non altro perché i ben informati riferiscono che martedì scorso sulla scrivania di Sciarra è arrivata una bozza di modifica statutaria della Fondazione che come principale novità portava l’ampliamento del numero massimo di mandati di ogni singolo consigliere da due a più (anzi nell’ultima versione si prevede l’eliminazione della clausola che invece figura nella maggior parte degli statuti come garanzia di rinnovamento degli organi amministrativi). Sempre la bozza prevedeva di accentrare la quasi totalità dei poteri nelle mani del direttore generale (attualmente la posizione, legata al consiglio d’amministrazione scaduto è ricoperta da Antonio Parente) con nomina diretta dei consulenti, dei componenti delle commissioni di gara (anche Film Fund) e dei responsabili unici del procedimento. Ma non è tutto. Mercoledì mattina Sciarra, Roberto Venneri (segretario generale della giunta) e Loredana Capone hanno tenuto un fitto scambio di telefonate per «negoziare» tali modifiche. Sciarra, a quanto pare, avrebbe messo in evidenza la stranezza delle modifiche nella parte in cui non viene garantita la corretta divisione dei poteri e soprattutto l’effettiva attività di gestione del consiglio d’amministrazione. Un altro aspetto da tenere in considerazione, in una Fondazione che gestisce progetti per svariati milioni, è la tempistica della convocazione. La lettera con l’indicazione dell’ordine del giorno per l’assemblea del 19 febbraio (modifiche statutarie, nomina dei nuovi vertici e approvazione del bilancio preventivo del 2019) è stata inviata mercoledì mattina poco prima delle 13. Nel testo non ci sono allegati. Ovvero i soci della Fondazione (oltre alla Regione ci sono circa 38 Comuni) non hanno potuto concordare le modifiche né prenderne visione. Dalla Regione fanno sapere che le modifiche saranno lievi e comunque prevedono l’eliminazione del vincolo dei due mandati. Il testo, assicurano, sarà spedito prima dell’assemblea.
Il negoziato Telefonate tra Venneri, Sciarra e l’assessora Capone per concordare il testo
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Giandomenico Vaccari L’indicazione del mio non c’è perché sono profondamente assorto dalla gestione dell’orchestra sinfonica di Lecce. Sono stato felice di aver fatto parte del Consiglio di amministrazione