Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
PARTITI E LEADER NAVIGANTI A VISTA
Xylella, reddito di cittadinanza, autonomia differenziata, politica senza bussola: sono le nubi che si addensano sulla Puglia che si avvia verso una lunga stagione elettorale. La xylella avanza verso il Barese. Sembra una maledizione medievale. Ora ritorna l’ipotesi del carcere per chi si oppone all’abbattimento degli alberi malati, provvedimento che Grillo aveva definito la «trama di un film dell’orrore». Finalmente si fa sul serio. Meglio tardi che mai. Poi c’è il reddito di cittadinanza. In lista di attesa ci sono 100 mila pugliesi. Un numero che la dice lunga su come, nonostante la Puglia sia all’avanguardia con un provvedimento specifico, la povertà sia per troppi un destino non temporaneo. Tante speranze e aspettative che vanno a scontrarsi con l’inadeguatezza strutturale dei Centri per l’impiego, che hanno una carenza di organico di 400 unità. Lo scenario è prevedibile: l’assalto come ai forni di manzoniana memoria.
In questo scenario, avanza lo spettro dell’autonomia differenziata: maggiori competenze e risorse per le Regioni. Il Nord guida la locomotiva di quella che l’economista Viesti definisce la «secessione dei ricchi». E la Puglia che c’entra? Il presidente Michele Emiliano crede che possa essere un’opportunità. E pare voglia chiedere un provvedimento complessivo, che distribuisca, in una logica perequativa, a tutte le Regioni più competenze e più risorse.
La politica appare senza bussola. A sinistra,sembra in atto un tentativo di golpe per indebolire la candidatura di Emiliano. Che, indubbiamente, ha accelerato troppo i tempi delle primarie ma che ora chiede a schegge della sinistra che non accettano la “via Emiliana” di metterci la faccia. C’è l’alternativa? Potrebbe essere Nichi Vendola, che ritiene che la sua stagione politica alla Regione sia stata destrutturata dal suo successore? Oppure lo scrittore Gianrico Carofiglio, il cui presenzialismo televisivo potrebbe essere finalizzato a un nuovo impegno politico? Il fuoco amico e la xylella sembrano i veri nemici del governatore. Ma anche a destra, c’è fuoco sotto la cenere. L’arrembante Salvini sta fagocitando poco alla volta Forza Italia, e sembra avere prenotato per Andrea Caroppo la guida del centrodestra. Dopo le Europee, in caso di vittoria schiacciante, non è difficile prevedere una accelerazione verso il carro del nuovo dominus. Anche il M5S vive la fase dell’inquietudine, ma il poeta Pessoa non c’entra. Pesano i dietrofront su Ilva e Tap. La base è in fibrillazione. I dimaiani partono da una base elettorale troppo alta. Ma anche la Juve non vince tutte le partite. Si giocano tutto con il reddito di cittadinanza. Ma la fase dell’innamoramento, in cui si perdona tutto, sembra ormai tramontata.