Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Scuola, a 8 anni in limousine: la rabbia dei docenti
Noicattaro, lettera alle mamme. Per l’assenza di telecamere nessuna multa per chi guidava
Invocano «la maggiore sinergia tra scuola e genitori», ma soprattutto prendono le distanze dal baby sfarzo che ha fatto il giro della Rete e dei media nazionali.
Non si fa attendere la risposta dei docenti e del personale della primaria Pascoli-Parchitello di Noicattaro, alle porte di Bari, finita sotto i riflettori per l’alunna di otto anni prelevata a scuola in limousine.
Con tanto di giro a bordo per il suo compleanno. E con tanto di polemiche scatenate sui social dalla denuncia di una madre della scuola, rimasta «sconcertata» da tale scena e pronta a chiedere spiegazioni alla dirigente scolastica. Attorno alla quale tutto il personale dell’istituto adesso fa quadrato tramite una lettera: «A noleggiare una limousine, non sono state sicuramente le docenti o la scuola in generale, ed è alquanto improbabile che ci sia stata una comunicazione precedente che ne preannunciava l’arrivo.
Ed è doveroso ricordare che l’obbligo di vigilanza da parte della scuola si esaurisce esclusivamente con la riconsegna del minore ad altro soggetto legittimato a gravarsene (genitori o delegati).
Quindi, non appena si varca la soglia, sono queste figure che si assumono la responsabilità dei modelli di comportamento più idonei da adottare».
Insomma, con o senza limousine gli insegnanti affidano alle famiglie il compito di dare continuità al lavoro didattico e comportamentale. «Neppure – sottolineano - si può intervenire fuori la scuola per vietare ad un veicolo di sostare».
Poi aggiungono ancora le docenti: «Sulle infrazioni del codice della strada intervengono le forze dell’ordine e non di certo la scuola, ammesso che ci sia stata una infrazione».
Infrazione per la quale il conducente della limousine potrebbe farla franca: in zona non ci sono telecamere a circuito chiuso che hanno ripreso l’accesso del mezzo durante gli orari di chiusura della strada.