Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Grazie ai tre assi di Instagram il racconto della Puglia è uno show
Spopola il canale di Manu, Ezio e Roberta. Nel weekend hub creativo a Bari
La Puglia è meta ricercata dai turisti ed è sempre più cliccata. Ormai se non esisti sui social, per dirla in maniera edulcorata citando il Marchese del Grillo, non sei proprio nessuno. Qualcuno evidentemente lo ha capito bene e da un paio d’anni tre influencer raccontano i grandi eventi attraverso il canale we show Puglia. I numeri? Da capogiro. Solo nella passata stagione estiva hanno accumulato più di tre milioni di impression,2 milioni e 800 mila sono i reach, più di 300 mila i mi piace collezionati. Insomma un successo virtuale oltre che di attrattività registrata dai tour operator. Ma per meglio districarsi nel mondo delle instagram impression Manuela Vitulli, travel writer e blogger, Roberta Longo, digital editor & social media manager, ed Ezio Totorizzo, marketing manager, docente e digital strategist, tre comunicatori social campioni di like, hanno deciso di raccontare i segreti di Instagram in un corso destinato a piccole-medie imprese strutturate per gestire internamente la comunicazione, tutti quei social media manager e consulenti freelance occupati nella gestione di profili business, ai blogger, ai writer e agli aspiranti influencer.
Per due giorni il Museo Civico di Bari diventerà un hub creativo in cui poter apprendere le basi teoriche e tecniche per essere presenti sui canali social dando sostanza e traendo valore da quella stessa presenza. Pugliesi che raccontano ai pugliesi come trasformare in valore economico le visualizzazioni. E magari, la nonna poco avvezza alla socialità moderna, non chiederà più «che lavoro fai?» al nipote millenial che si spaccia per social media manager, ma finalmente potrà certificare la valenza economica di un lavoro che è ricercato dalle grandi aziende sempre attente all’evoluzione del mercato. «Bisogna individuare i propri punti di forza – raccontano Manuela, Ezio e Roberta – e valorizzarli con una comunicazione consapevole». Qualche anno fa era più semplice emergere, oggi la concorrenza è planetaria e bisogna aver qualcosa da raccontare e soprattutto bisogna saperlo fare attraverso la scrittura destinata a questi strumenti. Insomma, i Bot, quei software che aumentano i follower, non sono la panacea dei problemi per le aziende o per chi ha un ego spinto, ma anche nel mondo virtuale continua a vincere, nonostante tutto, il rapporto umano.