Corriere del Mezzogiorno (Puglia)
Suicida in carcere I genitori denunciano «Non è stato curato»
Troppe ombre sulla morte di un giovane detenuto ed i familiari denunciano. Per le autorità del carcere si è trattato di un suicidio, ma i genitori della vittima hanno chiesto alla magistratura che venga fatta piena luce sul decesso del figlio – il 32enne Matteo Luca Tundo, di Lizzanello trovato impiccato l’altra notte in una cella d’isolamento del carcere di Lecce.
Nella denuncia, presentata dalla madre al posto fisso di polizia dell’ospedale «Vito Fazzi», la donna ha chiesto che venga accertato se si sia trattato effettivamente di un gesto volontario del giovane. Ma anche – qualora venga confermata tale ipotesi – se gli sia stata riservata la giusta attenzione, alla luce delle frequenti e certificate crisi d’ansia e d’astinenza causate dall’abuso di cocaina.
Inoltre se il giovane, che aveva problematiche causate dalla droga, sia stato «gestito» al meglio e gli siano state riservate la giusta sorveglianza ed attenzione, anche dal punto di vista sanitario.
Bisognerà chiarire perché non gli siano stati concessi quei farmaci stabilizzatori dell’umore, che assumeva quotidianamente (proposti dalla madre del giovane, ma respinti dal carcere perché in assenza di una prescrizione medica, sebbene già somministrati in passato), che avrebbero consentito di alleviargli le sofferenze psicologiche, possibile causa dell’estremo gesto. Se, insomma, la morte del ragazzo si sarebbe potuta evitare.
Evaso dai domiciliari la mattina dello scorso 22 maggio per procurarsi la cocaina – la terza evasione in pochi mesi – Matteo Luca Tundo era stato arrestato poche ore dopo dai carabinieri, al termine di un movimentato inseguimento. Giovedì pomeriggio, assistito dall’avvocato Roberto De Matteis, il 32enne era comparso davanti al gip per l’udienza di convalida dell’arresto. Dopodiché era stato condotto in una cella d’isolamento, perché incompatibile con la popolazione carceraria: in quanto dichiarante in un processo per omicidio di mafia, doveva stare in isolamento per evitare ritorsioni. Alle 22 dell’altro ieri è stato trovato impiccato con le lenzuola.
Il pubblico ministero Giovanni Gallone ha disposto l’autopsia sul corpo del ragazzo: oltre ad appurare le cause della morte, consentirà di accertare se, nelle ore precedenti al decesso, gli fossero stati somministrati farmaci che avrebbero potuto calmarlo scongiurando la tragedia.