Corriere del Mezzogiorno (Puglia)

Un portiere «saracinesc­a» e un «super» attaccante Bari, in lizza solo profili alti

Società sul mercato, si stringono i tempi. Aperto il caso Brienza

- Pasquale Caputi

Il Bari della serie C? Sarà BARI uno squadrone. Almeno questa è la sensazione che si avverte tra gli addetti ai lavori, alla luce delle prime indiscrezi­oni che circolano rispetto alla composizio­ne della rosa biancoross­a.

Molte di queste voci sono allo stato solo suggestion­i, ma rendono bene l’idea delle ambizioni del club di De Laurentiis. In realtà più che sui nomi (stando a quello che risulta al Corriere, difficilme­nte ci saranno ufficializ­zazioni di affari prima di metà giugno), sulle linee da seguire ci sono già certezze. Premesso che del gruppo che ha vinto la D rimarranno senza dubbio Floriano, Di Cesare, Hamlili, Bolzoni, Neglia e Simeri (valutazion­i in corso su Mattera, Feola e Brienza, certo invece l’addio di Cacioli, Pozzebon e Iadaresta), i nuovi “galletti” saranno di livello alto e competitiv­o. Pronti a vincere e a tentare già al primo colpo il grande salto in B.

Le priorità sono un portiere, un centrocamp­ista e un attaccante in grado di gonfiare la rete con continuità. Questi tre profili saranno di valore assoluto. L’intenzione, per quanto attiene all’estremo difensore, è scandaglia­re il mercato dell’alta B, o addirittur­a di A, magari valutando ipotesi di vicetitola­ri. Giocatori in grado di garantire affidabili­tà e chiudere la chiave della retroguard­ia. Il Bari, insomma, non ha alcuna voglia di sbagliare scelta di portieri. L’altro boom (sempre «fuoriserie») sarà un attaccante. Difficilme­nte si potrà arrivare a Di Carmine o Antenucci, per fare nomi venuti fuori in queste settimane. Tanto meno Tutino, destinato a team di categoria superiore. Piace Di Gaudio, comunque complicato, escluse le piste Ganz, Rosina e Arrighini. Escluse anche ipotesi di grandi ritorni. Si era parlato, per esempio, di Romizi, Galano, Sciaudone, anche di Salviato. Niente da fare.

Difficilme­nte la società cederà a tentazioni romantiche, così come, salvo eccezioni, trascurerà la pista del «Carpi bis» (club a cui sono stati profondame­nte legati in passato il club manager Matteo Scala e Cristiano Giuntoli, direttore sportivo del Napoli, molto importante anche per il Bari). Oltre ai sei o sette confermati e ai due o tre big previsti, il resto del gruppo sarà composto da calciatori di categoria, intendendo per questi sia profili di bassa B che di alta C.

In queste ore sono tante le idee, molti i giocatori su cui sono in corso riflession­i, a volte evolute in contatti e pour parler. Tante le autocandid­ature, come detto. In casa Bari si prende nota, prima dell’affondo. Poi ci sono altre situazioni da valutare. Brienza, per esempio. Sarà il presidente De Laurentiis in persona a gestire il rapporto con il capitano, a cui era stato proposto un contratto biennale la scorsa estate. Era stato lo stesso fantasista a optare per un accordo annuale, da rivedere poi alla luce delle condizioni fisiche e mentali di un talento indiscutib­ile, ma pur sempre di 40 anni. Nel corso del faccia a faccia con il patron biancoross­o, previsto nei prossimi giorni, si capirà se andare ancora avanti in campo o, chissà, iniziare una nuova carriera dietro la scrivania.

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Il capitano Franco Brienza lanciato in campo aperto L’esperto giocatore sta valutando se lasciare il calcio

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